Pardon, sono “normale!”
Ma cos’è la normalità oggi, giacchè c’è l’orgoglio omo che sfida le piazze! Pare proprio che ad esser etero, ci s’avvantaggi in tema di riconoscimento di diritti umani e di pari opportunità. In tema di lotte sociali e di pride!! Non si fa altro che parlare di associazioni di categoria omo, che scalpitano per i loro diritti: perché intendon aver figli, famiglia e riconoscimenti giuridici, in nome d’un welfare che li priverebbe delle proprie aspettative. Se per secoli, la storia ha abusato in termini di normalità, di omosessualità, considerando diverso, emarginando ed addirittura sopprimendo chi non etero, oggi un affrancamento storpiante. E, come sempre accade, fuorviante! Possibile che non si faccia altro che legittimare quasi la nascita di frugoli, perfino da coppie omo, che intendono riconoscersi a pieno titolo anche nell’istituzione familiare: che babele! Non si sa più da quale parte educare. Ma a cosa poi? Al rispetto della diversità senza dubbio, all’accoglienza delle differenze pacifico, ma a trasmettere messaggi fallaci, come se la coppia, non fosse più tale nella complementarietà, ma soltanto ascrivibile a due persone, davvero troppo. Le persone etero, cosiddette “normali”, perché nate nello specifico della propria sessualità, atta alla riproduzione, quasi a doversi “scusare” di non aver certi vizietti, pare che questi vengano anche a persone che abbiano gestito per anni una propria sessualità etero o d’esser d’un sesso indeciso. Quasi sentirsi demodè se camminano con accanto un partner di sesso opposto e se i propri figli son cesarini o venuti fuori tra le doglie della partner! Dalla provetta all’inseminazione, dal grembiulino omo ai calzoni per casa al quadrato, pare che la famiglia oggi sia un universo affidato all’educatore di turno, a colui che ancora riesce a raccapezzarsi in tale marasma identitario, perché di questo trattasi, senza andare in tilt dinanzi all’ennesima notizia cronachistica a riguardo: altro parto straordinario, prima madre trans!
Credo anch’io che la razza umana si stia dirigendo verso sentieri oscuri dove non si ravvedono sbocchi che conducono alla straordinaria invenzione che ci ha rimandato la prima coppia del mondo dal nome di Adamo ed Eva. Personalmente non sono contro i frutti differenti che ci dona la madre Terra. Ma dato che la natura stessa ci offre equilibri indiscutibili , capaci di riprodursi come fanno gli animali , gli alberi da frutta, i fiori e chi ne sa di più ne metta, allora , con tutto il rispetto di chi ha avuto la sorte di nascere diverso dalla massa, occorrerebbe agire silenziosamente nel coinvolgere gli immani problemi che riguardano detti “differenti”. Tali nostri fratelli hanno bisogno di comprensione , ma non credo che abbiano bisogno di pubblicità.. Si facciano pure le riforme che sostengano le loro differenze, ma, per favore, non si faccia pubblicità sui loro eventuali amplessi. Sono convinto che tutti siano estremamente dignitosi, intelligenti e oltremodo sensibili che non chiedono altro che vivere la propria vita come tutti gli esseri umani. Semmai siamo noi , non differenti, che proponiamo pubblicità che non dovrebbe esistere.
Cordialità