Roma: Iannuzzi, Cipe, approvati fondi Comuni campani e lucani terremotati

L’on. Tino Iannuzzi, Deputato del PD, esprime soddisfazione per la decisione oggi adottata dal CIPE di approvare, dopo tanti rinvii e tanti ritardi del Governo Berlusconi, il piano di riparto dei fondi stanziati dalla Legge Finanziaria per l’anno 2000 in favore dei Comuni della Campania e della Basilicata, colpiti dal terribile sisma del 1980. Sono così disponibili finanziamenti in Campania per 23,4 milioni di euro, dei quali 9,7 per l’Irpinia, 6 per il Sannio, 5,8 per il Salernitano, 1,7 per la provincia di Caserta. Si sbloccano fondi per i quali gli Enti Locali interessati da diversi anni erano in attesa della delibera CIPE, necessaria per la concreta utilizzazione di tale risorse. Con il deliberato del CIPE potranno ora essere impiegate anche le risorse già assegnate con la Finanziaria per il 2008, per il cui utilizzo nei singoli Comuni occorre acquisire quel nulla-osta ministeriale sino ad oggi non rilasciato proprio in attesa della decisione odierna del CIPE. Complessivamente, quindi, sono in concreto disponibili per la Campania 51,2 milioni di euro, dei quali 16,7 milioni di euro per la provincia di Salerno, 3,9 per quella di Caserta, 8,9 per il Sannio 21,3 per l’Irpinia.  I Comuni salernitani interessati del riparto sono circa 30, nel Vallo di Diano, nel Cilento, nella Valle del Sele, nella Valle dell’Irno, nei Picentini, nell’Agro Nocerino. Si tratta di fondi necessari per realizzare interventi di  recupero del patrimonio abitativo,  dei quali sono già stati definitivamente  accertati e verificati il progetto ed il costo, ed opere pubbliche. Il Ministero delle Infrastrutture deve ora dare attuazione con massima sollecitudine alla delibera CIPE, erogando ai Comuni i fondi e rendendo possibile l’apertura di cantieri, che, mai come in questo periodo economico così critico, contribuiranno alla ripresa dell’edilizia e dei settori produttivi collegati. L’on. Iannuzzi segue da anni la vicenda in tutti i suoi diversi passaggi ed adempimenti amministrativi e tecnici – con numerose interrogazioni parlamentari, iniziative legislative e costanti contatti istituzionali e politici,  ed ha incalzato e pressato da tempo il Ministero delle Infrastrutture per la risoluzione di una questione così attesa delle comunità locali e che ora è venuta a soluzione con  il Governo Monti .