Baronissi: Bilancio previsione 2012, -7% Tarsu, aliquota Imu fissata allo 0,55 per prima casa
Un Bilancio 2012 all’insegna del rigore, per via dei tagli da parte del governo centrale e dell’introduzione dell’Imu (ex Ici), ma anche degli investimenti e della riduzione della Tarsu, in controtendenza rispetto a quanto registrato nel panorama regionale e nazionale. Queste le connotazioni della piattaforma finanziaria di previsione delineata dall’assessore al Bilancio Sarel Malan ed approvata questa mattina in consiglio comunale dal governo Moscatiello. «La piattaforma finanziaria è stata strutturata in maniera tale da aggredire con forza le principali voci di costo per l’Ente – sottolinea Malan – accanto a questa misura di rigore vi è un’attenta politica di gestione che ci ha consentito di ridurre del 7% la tassa sui rifiuti grazie al trend di introiti derivanti da una gestione di qualità della raccolta differenziata. Le Politiche Sociali fanno registrare la voce zero ai tagli, con il fondo da 60mila a disposizione del progetto Guerra alla Povertà, e l’incremento delle risorse che passano dai 386mila del 2011 ai 423mila del 2012. Restano invariate le cifre in bilancio, rispetto alla previsione dello scorso anno, relativamente ai settori riguardanti la Scuola ed i Trasporti». Voto unanime del consiglio comunale sulla riduzione della Tarsu. Che, anche per il 2012, fa registrare un ulteriore 7% in meno dopo il 18% del biennio 2010-2011. I due capigruppo di maggioranza, Enrico Rocco (Impegno Civico) e Gennaro Esposito (Pdl) hanno espresso piena condivisione rispetto alla piattaforma finanziaria di previsione 2012: «Voto favorevole all’approvazione della manovra di previsione delineata dall’Assessore Sarel Malan – hanno sottolineato – perché risponde in pieno agli indirizzi politici e programmatici di questa amministrazione, ovvero investimenti per lo sviluppo armonico della città, qualificazione e consolidamento dei servizi erogati, grande attenzione alle politiche sociali, alleggerimento della pressione fiscale attraverso l’adozione di aliquote in grado di non mettere in difficoltà le fasce più deboli, ma di avere una equa e giusta distribuzione del peso tributario». Fa la sua prima apparizione tra le voci di Bilancio l’Imu reintrodotta dal governo Monti. Le aliquote individuate dall’amministrazione si attestano allo 0,55 per la prima casa (con sgravi fiscali di 200 euro per le famiglie e di 50 euro a figlio sino ad un numero massimo di otto) ed all’1,06% per la seconda abitazione.