Cava de’ Tirreni: “Risoluzione contrattuale Se.T.A. SpA”

Con la presente gli scriventi R.A.S. dell’Unità operativa Se.T.A. SpA di Cava de’Tirreni, unitamente al personale in forza presso il cantiere cittadino, comunicano agli spettabili destinatari in indirizzo che la mancata partecipazione del sig. Commissario Prefettizio del Comune di Nocera Inferiore all’ultima Assemblea dei Soci, in programma per il 15 marzo scorso, e il contenuto della lettera del sig. Sindaco di Cava de’ Tirreni inviata, in pari data, a tutti i membri della compagine sociale ed alle OO.SS. di categoria, hanno determinato profondo allarme e tanta preoccupazione tra le maestranze di Cava de’Tirreni. In un momento di difficile congiuntura economica e di crisi occupazionale, qual è quello che si sta registrando nel nostro paese, ritengono che prendere delle decisioni in maniera azzardata e senza il dovuto confronto con le parti sociali coinvolte, rappresenti un grave errore e un danno enorme per la società e per il suo personale, nonché per la collettività cittadina. Risulta opportuno e doveroso ricordare a tutti che il Comune di Cava de’ Tirreni, grazie al lavoro di qualità ed elevata professionalità svolto dalla società Se.T.A. SpA nel settore dell’Igiene Urbana, dall’inizio della sua attività, ha raggiunto obbiettivi e traguardi in termini di gestione dell’emergenza rifiuti e di raccolta differenziata, uno per tutti la percentuale del 65% di R.D. del 2011, che non hanno eguali in Regione Campania. La messa in liquidazione della società o anche la risoluzione del contratto in essere con il Comune di Cava de’Tirreni avrebbe come unico risultato quello di decretare la fine di questa società, di vanificare ben 15 anni di lavoro al servizio dei cittadini dei Cavesi. I dipendenti della Se.T.A. di Cava de’Tirreni questo non possono permetterlo. È arrivato il momento di alzare la testa e di far sentire la loro voce a chi governa, a chi ha il potere di decidere del loro futuro, per dirgli di “smetterla”, di fermarsi, perché forse solo per qualche capriccio, per orgoglio o, cosa ancora più grave, per meri motivi politici o di contrasto tra rappresentanti delle istituzioni, si rischia di seppellire una realtà come la Se.T.A., viva, con un cuore che pulsa e che continua a pulsare, sempre più forte, nonostante tutte le difficoltà. Una realtà che i cittadini cavesi, apprezzano e sostengono. Un sostegno meritato, poichè il personale Se.T.A. ha sempre dimostrato senso di attaccamento a questa società, abnegazione per il proprio lavoro e amore per la propria Città. A dimostrarlo sono i fatti e non le parole. Nonostante i ritardi, negli ultimi tempi anche di alcuni mesi, nel pagamento degli emolumenti mensili da parte della società, per la ben nota crisi di liquidità finanziaria da questa attarversata, i dipendenti di Cava de’Tirreni hanno continuato a garantire il servizio di competenza aziendale, con puntualità, senza intraprendere alcuna forma di protesta, che sarrebbe stata oltremodo legittima data la situazione, solo ed eslcusivamente nell’interesse della società, per il bene della collettività e per consentire a chi governa di poter porre in essere, con serenità e ponderazione, tutte le azioni in grado di salvaguardare e garantire la continuità sociale. Il recente evolversi degli eventi, però, fa pensare che i dipendenti del cantiere di Cava de’Tirreni si siano fidati troppo ed a torto dell’Amministrazione comunale e delle istituzioni locali. Basti pensare che una richiesta di incontro inoltrata dai RAS di cantiere, il 17 febbraio u.s., agli amministratori, ai componenti del consiglio comunale ed ai tecnici dell’Ente, a tutt’oggi risulta ancora inevasa. Anzi, proprio da questi destinatari in indirizzo vengono partorite decisioni e provvedimenti che non tengono assolutamente in alcuna considerazione le novanta famiglie che vivono dietro altrettanti operatori Se.T.A. A questo punto non si può che rivolgere un appello a tutti, affinchè la Se.T.A., la voce dei lavoratori che ogni tanto si sente durante le ore notturne, non resti solo un bel ricordo. Forse il silenzio osservato fino ad oggi dai lavoratori Se.T.A. di Cava de’ Tirreni è stato valutato come segno di stupidità, di ignavia, o, addirittura, come sottomissione a qualsiasi decisione calata dall’alto. Se così è, non si mancherà di dimostrare che si tratta di una errata interpretazione. Le maestranze Se.T.A. dicono “BASTA”, e faranno sentire la propria voce e le proprie ragioni. I tempi sono ormai maturi per cominciare una legittima battaglia ed assumersi tutte le responsabilità, per diventare padroni del proprio destino e, come un buon padre di famiglia, fare il bene dei propri figli. Questa azienda tanto ha dato alla Città e tanto merita di essere da questa ricambiata.