Mercato San Severino: associazione “Cultura e Natura” cerca sede
Amaro sfogo da parte di Giovanni Sessa, presidente del sodalizio socioculturale sanseverinese “Cultura e natura”, riguardo la mancata ri-assegnazione della sede – sita nel parco “Santina Campana” – dove i membri di tale associazione potevano incontrarsi. Ciò – a detta di Sessa – è avvenuto da parte delle istituzioni locali, che hanno “preferito” affidare la gestione del laghetto e delle strutture inerenti il parco stesso ad un privato e non più a “Cultura e natura”, attiva da anni sul territorio. Per sei anni, dunque, tale ameno luogo non vedrà più la presenza del sodalizio guidato dal docente, che ha organizzato iniziative e discussioni all’interno della sede ora negatagli. Tra queste manifestazioni ricordiamo il dibattito sulla musica ad alto volume proveniente dai locali del parco stesso, una “querelle” risalente all’estate scorsa e conclusasi con le rassicurazioni da parte dell’amministrazione comunale che tutto sarebbe stato compiuto in merito alle (presunte) lamentele dei residenti. In quella occasione era presente Angelo Zampoli, in rappresentanza del Comune. Scrive Sessa in una lunga lettera aperta, indirizzata a vari media e agli amministratori: “La recente delibera comunale che toglie all’associazione il posto dove riunirsi, favorisce altri soggetti che non hanno fatto nulla per sistemare e vivere la struttura e inoltre sono estranei al parco.” Prosegue Giovanni Sessa: “Il parco si configura come un insediamento dalla forte identità, che individua una parte di cittadinanza sanseverinese ben definita e che necessita di una rappresentanza per discorrere di diversi punti di vista, con opinioni diverse ma ad una sola voce nei confronti degli amministratori.” “Ora che manca questo luogo di incontro – dichiara deluso il professore – si esclude in maniera definitiva il mio sodalizio dalla possibilità di avere una sede e soprattutto dalla gestione dell’area laghetto.” Sessa è dunque dispiaciuto per la “discrepanza” tra “Cultura e natura” e l’amministrazione comunale, ed esorta caldamente i residenti del “Santina Campana” a partecipare attivamente ai progetti futuri dell’associazione e a non vivere il presente come spettatori inconsapevoli ed inermi quando “ci sgretolano la terra sotto i piedi”.
Grazie tante per aver pubblicato l’articolo. Ed esorto ancora una volta i residenti del Parco di lasciare da parte le diatribe personali, politiche e curare il bene comune delle persone in primis dei ragazzi e degli anziani. Cordiali saluti.