Regione: piani di zona sociali salernitani, Petrone incontra referenti istituzionali ambito territoriale S1

Dopo l’incontro tenutosi a Baronissi, il consigliere regionale Anna Petrone, vicepresidente V Commissione permanente “Sanità e Sicurezza Sociale” e componente della VI Commissione permanente “Politiche Sociali e Ricerca Scientifica”, lunedì 12 marzo presso la sala Sergio Piro ex Direzione Generale della ASL Salerno di Nocera Inferiore in Via Ricco incontra i Sindaci dei Comuni ed i Direttori  dei Distretti Sanitari  afferenti all’Ambito Territoriale S1 che vede il Comune di Scafati capofila. Continua, in tal modo, l’impegno costante di confronto territoriale per la verifica ed il monitoraggio dello stato delle cose del welfare in provincia di Salerno. “Dopo Baronissi, Nocera Inferiore è la seconda tappa di un giro di consultazioni che ho ritenuto doveroso avviare su tutto il territorio salernitano nei cosiddetti “avamposti del welfare” “ dichiara Petrone” “Il clamore giornalistico  scaturito dall’annuncio del Presidente Caldoro di un fondo dedicato che sanerà il debito pregresso dei Comuni nei confronti delle AASSLL non deve essere l’occasione per svuotare completamente il Fondo Sociale Regionale necessario per il consolidamento degli interventi e servizi sociali già avviati e consolidati sui territori. Non dimentichiamo che i livelli essenziali sono competenza esclusiva dello Stato che deve provvedere al relativo finanziamento mentre alla Regione attiene la competenza esclusiva e, quindi, la relativa copertura in materia sociale. Ben venga l’istituzione di un fondo destinato alla copertura  sociale delle prestazioni sociosanitarie ma senza una adeguata regia integrata regionale che ne governi il processo, diventa solo un trasferimento di risorse da un comparto all’altro. Il mio compito sarà quello di ascoltare con attenzione il territorio ed evitare lo svuotamento di un sistema di servizi che con grande difficoltà stava cercando di consolidare una logica “assistenziale” di miglioramento della qualità della vita di tutti i cittadini con un occhio particolare a quelli, per diversi motivi, più deboli”.