Vallo della Lucania: Codacons, 100 passi verso la legalità… uno indietro per la tranquillità dei cittadini

Il giorno 10 marzo p. v., presso il palazzo Babino di Sassano, si terrà un incontro sul tema della legalità dal titolo “100 passi verso la legalità”, organizzato da Libera di Salerno. Parteciperanno, tra gli altri, anche i Sostituti Procuratori, dott. Michele Sessa e dott. Carlo Rinaldi. Nell’esprimere compiacimento per l’iniziativa intrapresa dal Forum dei Giovani di Sassano, ci preme, tuttavia, far notare che la presenza, allo stesso tavolo di discussione, dei due PM insieme agli amministratori di Sassano potrebbe, per un cittadino addentro alle questioni giudiziarie in atto, sembrare alquanto inopportuna. Senza nulla togliere al diritto dei due PM di partecipare, come cittadini, a qualsiasi manifestazione pubblica, vorremmo spiegare il nostro punto di vista, sperando di non essere fraintesi, sul perché, in questo caso, ci sembra poco opportuno un coinvolgimento diretto degli stessi PM con l’amministrazione sassanese e con i sostenitori della stessa. Attualmente, sia il PM Sessa, sia il PM Rinaldi, stanno conducendo (o hanno condotto) indagini relativamente a questioni nevralgiche per il futuro dell’intero comprensorio. Si tratta del boschetto paleo-palustre, con tutti i risvolti ad esso connesso. Inoltre, alcune nostre richieste di verifica su aspetti legati proprio all’area di pregio ambientale, dove si sta per costruire una zona industriale e dove “sono spariti 2000 mq di bosco”, sono ancora in “attesa di giudizio” e quindi di valutazione. Infatti, nella “Scheda di trasmissione di notizie di reato”  del Comando del Corpo Forestale dello Stato, inviata alla Procura  il 20-01-2011, si legge che “sono stati distrutti circa 2000 mq. di bosco”, e che “il Comune di Sassano ha lottizzato, per scopi  produttivi, un luogo boscato”, si è fatta menzione di “un falso ideologico circa la destinazione reale del suolo con elusione dei vincoli conseguenti”. Le opere infrastrutturali dell’area sono state successivamente affidate ad un’impresa di Casal di Principe (CE).  Come associazione, avevamo già fatto in modo che venisse presentata un’interrogazione parlamentare (Atti Parlamentari – Camera dei Deputati XV legislatura: seduta del 17 MAGGIO 2007, interrogazione n. 4-03702, pag. 5809), da parte dell’on. Trepiccione, del gruppo dei Verdi, poi ritirata anche su intervento dell’attuale Sindaco di Sassano, all’epoca parlamentare dei Verdi. Esiste oggi una richiesta sollecitata alla Procura della Repubblica dal Sindaco di Sassano in carica, che attualmente è coadiuvato anche dall’Ass. alla Legalità,  Avv. Mario Trotta. Nella vicenda del boschetto paleo-palustre, inoltre, vi è stato un sequestro di una vasta area da parte del Corpo Forestale dello Stato e vi è stata l’imputazione di occupazione di suolo pubblico da parte della società cooperativa La Betulla, che annovera al suo interno presenze di pezzi delle istituzioni locali. Per queste ragioni il CODACONS Vallo di Diano ritiene inopportuna la presenza al tavolo di discussione dei PM che dovranno, in futuro, intervenire sulle vicende legate ad un’area di elevato pregio ambientale (Carta di Destinazione d’uso del territorio, approvata dalla Comunità Montana nel 2003), che oggi si vuole adibire a zona industriale nononstante una legge regionale (L.R. 17/1998) obblighi i Comuni a rivedere il piano regolatore in base alle determinazioni della Comunità Montana. E non solo su queste vicende saranno chiamati a valutare. I semplici cittadini, siano essi accusati o accusatori, che attendono che la giustizia faccia il suo naturale corso, hanno bisogno di sentirsi garantiti e tutelati dalle istituzioni e credere con convinzione che “La legge è uguale per tutti” sia un solido principio costituzionale. Queste le nostre pacate riflessioni.

Roberto De Luca

Responsabile Sede Codacons Vallo di Diano

Un pensiero su “Vallo della Lucania: Codacons, 100 passi verso la legalità… uno indietro per la tranquillità dei cittadini

  1. Ma la Comunità Montana che ha definito il sito in questione di pregio ambientale è la stessa che ha dato parere favorevole all’area pip sullo stesso sito e oggi si pronuncia per il no al petrolio? E il comune di Sassano che dice no al petrolio è lo stesso comune che vuol realizzare l’area pip con annessi depuratori ecc. e ha autorizzato il passaggio delle condotte del metano?
    Urge chiarezza e coerenza, soprattutto tra gli amministratori.

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