Salerno: lavoratori a progetto psichiatrici verso soluzione

Sulla delicata questione dei lavoratori precari della Salute Menale dell’Asl di Salerno, operanti nell’ambito dei progetti finanziati dal Cipe, è intervenuto il dr. Walter Di Munzio, direttore del Dsm della ex Asl Salerno 1. Per informare correttamente l’opinione pubblica e fare chiarezza sulla vicenda che vede interessati decine di giovani lavoratori “a contratto”. Si tratta di tre linee progettuali finanziate appunto dal CIPE che avevano l’obiettivo di attivare nuovi servizi o di  implementarne attività assistenziali considerate strategiche come le cure domiciliari, l’assistenza alla popolazione anziana e le attività rivolte ai pazienti psichiatrici. Le fasce più deboli della popolazione e che più di ogni altra ha bisogno di essere difesa e garantita, anche in un contesto di grave crisi finanziaria e di riduzione dei servizi. E’ vero che questi progetti rischiano l’interruzione. L’ultimo finanziamento, che si rinnova da tempo con le diverse annualità, è scaduto il 31 dicembre 2011. Ma ha sempre trovato la massima attenzione da parte delle amministrazioni locali, dei sindacati e delle gestioni commissariali. Sappiamo che non è possibile trasferire il finanziamento sulle risorse ordinarie, come vorrebbero gli accordi stipulati, ma la sensibilità degli amministratori impone una grande attenzione al mantenimento delle prestazioni erogate, come sollecitano gli stessi uffici regionali e come ha sempre garantito, nel massimo della trasparenza e del rispetto del norme, anche l’attuale amministrazione. Gli operatori hanno continuato a lavorare anche senza alcuna certezza di rinnovo progettuale. Mi sembra di poter sottolineare che si tratta di uno straordinario esempio di buona sanità, di senso del dovere, di abnegazione, di attenzione ai bisogni della parte più debole della popolazione assistita. Molti operatori hanno pagato in proprio le polizze assicurative, tutti hanno consentito di non interrompere le cure. Oggi il decreto commissariale n.5 del 30 gennaio 2012 ha attribuito alla linea di intervento “Rete territoriale per la salute mentale” un fondo regionale pari a € 14.003.328 per l’anno in corso di cui circa € 2.700.000 destinati alla nostra ASL. Queste risorse non solo consentiranno di conservare e implementare le prestazioni sinora erogate, ma sono sufficienti per estendere il lavoro anche alle aree a sud del territorio provinciale che sino ad oggi erano rimaste escluse. Mi risulta che Commissario della ASL ha dato disposizione agli uffici competenti di chiudere la rendicontazione precedente e riprogrammare la nuova annualità. Credo che la nostra ASL potrà così conservare una posizione leader in ambito regionale per buona pratica assistenziale, così come ha saputo conquistare attenzione e preminenza nel percorso di risanamento amministrativo.

Un pensiero su “Salerno: lavoratori a progetto psichiatrici verso soluzione

  1. Mi chiedo in che modo questi Euro 2.700.000 abbbiamo davvero e stiano davvero ‘implementando’ le prestazioni sinora erogate dalla ‘nostra’ ASL.

    Mi riferisco al signor direttore dell’ Asl per la salute mentale di Salerno, Antonio Zarrillo il quale sul sito della stessa Asl ha reso pubblici i suoi contatti e-mail e telefonico per prenotazioni di visite domiciliari con impegnativa del medico di base per urgenze accesso diretto.

    Inutile dirsi che la VERA disponibilita’ di queste prestazioni sia tutt’ ora precaria senonchè inestistente. Pura Ipocrisia.

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