Forte scossa di terremoto tra Genova e Piacenza

Giovanna Rezzoagli

E’ quasi in diretta che posso trasmettere a Salerno la grande paura vissuta in Liguria e nel Piacentino oggi pomeriggio alle 16.15. Una scossa di terremoto di magnitudo 4.3 della scala Richter ha letteralmente scosso queste terre e le certezze di chi vi abita. Noi siamo appena rientrati in casa dopo essere stati un’oretta in auto sotto la pioggia, usciti di corsa con la borsa contenente i documenti importanti in una mano e il nostro gatto stretto stretto tra le braccia. Già, perché dove viviamo noi, nel Tigullio orientale, il terremoto non si era mai fatto notare, ma da due mesi a questa parte e’ diventato uno sgradito compagno di vita. Inevitabile il giro di telefonate di amici in cerca di un minimo di condivisione del momento di paura. Ci sente un filo esagerati, dopo, ma la paura c’è, inutile negarlo. Anche mentre scrivo, un poco con il desiderio di condividere un’emozione intensa, un poco per esorcizzare la paura che, e’ facile intuirlo, ci accompagnerà tutta la notte, fuori diluvia e tutti i cinque sensi (e forse anche il sesto…) sono all’età. Esattamente come due mesi fa, quando il terremoto si e’ fatto sentire alla stessa ora di oggi e ha buttato molte persone fuori di casa, noi piú gatto compresi. Quella volta non ci sono stati danni, eccetto che per gli intonaci del liceo classico “F. Delpino” a Chiavari, oggi chissà. lo sapremo nelle prossime ore, che, saranno molto lunghe per noi. Da oggi, tra rischio alluvioni e terremoto, siamo un poco piú consapevoli che la vita e’ precarietà. Tutto sommato, avere questa consapevolezza rappresenta l’unico aspetto positivo dei fenomeni naturali infausti.