Salerno: operazione Re Mida, Iannone “Scoperchiato pentolone del Pd”

“Fermo restando che siamo garantisti e che non ci auguriamo il male di nessuno, è evidente che, in seguito alla denuncia del presidente Cirielli, è stato scoperchiato il sistema clientelare  e di potere della precedente gestione di centrosinistra”. Lo dichiara il vicepresidente della Provincia, Antonio Iannone. “Tengo a ribadire – continua – che i fatti contestati riguardano il periodo relativo agli anni che vanno dal 2005 al 2009, cioè prima dell’avvento dell’Amministrazione di centrodestra, che ha immediatamente notato e denunciato pesanti anomalie nella gestione finanziaria e contabile”.“Appare a dir poco assurdo – aggiunge – il silenzio del segretario provinciale del PD, Nicola Landolfi, che, da grande moralizzatore della politica salernitana, si limita a dire che il signor Vittorio Aliberti da due anni non è più un esponente del suo partito, omettendo di specificare che, all’epoca dei fatti, Aliberti ricopriva il ruolo di dirigente provinciale con delega agli Enti locali. Landolfi dimentica, inoltre, che la delega al Bilancio nella precedente Amministrazione provinciale di centrosinistra è sempre stata trattenuta da un vicepresidente deluchiano, rispettivamente da Achille Mughini e Gianni Iuliano. Questi signori dimostrano come la politica di centrosinistra era, quantomeno, incapace di dirigere e vigilare la spesa pubblica dell’Ente”.“Tuttavia – conclude – è risaputo che Landolfi è come lo smemorato di Collegno: forcailio ad intermittenza. Ci saremmo aspettati un suo plauso alla Magistratura, alla Guardia di Finanza e al presidente Cirielli che, come più volte specificato dal procuratore, Franco Roberti, con la sua denuncia ha dato il via alle indagini”.