Salerno: operai edili, celebrazione “Morte del lavoro”

Si è svolto ieri, venerdì 24 febbraio il corteo funebre organizzato dalla Feneal Uil di Salerno per “piangere la morte del lavoro”. Centinaia di operai edili della provincia di Salerno scesi in piazza per denunciare la chiusura ed il blocco di numerosi cantieri, opere incompiute rappresentate in 9 cartelli funebri: Raccordo Avellino-Salerno, Statale 447 Ascea-Pisciotta, Complesso Scolastico Mercato San Severino, Pala Salerno, Interporto Battipaglia, I.T.G. Cava de’ Tirreni, Metropolitana di Salerno, Emergenza idrogeologica Sala Consilina, Manutenzione ordinaria e straordinaria del territorio.”Siamo in centinaia, non male per la prima di tante manifestazioni che da oggi organizzeremo per ridare forza e fiducia a una categoria stremata dalle migliaia di licenziamenti e taglieggiata in tante odiose forme– ha dichiarato il segretario provinciale della Feneal Uil Luigi Ciancio arrivati qui perché il lavoro non c’è, il lavoro è morto, ma noi vogliamo metterci in moto affinché il lavoro torni a vivere“. Al termine del corteo una delegazione di lavoratori e dirigenti sindacali, guidati dal seg. Prov.  della Feneal Uil Patrizia Spinelli hanno consegnato al Prefetto di Salerno, Ezio Monaco, un elenco di opere e cantieri da riaprire che garantirebbero lavoro al comparto edile e sicura ripresa all’economia locale. Grande disponibita’ da parte del Prefetto Ezio  Monaco, che ringraziamo, a promuovere iniziative per accellerare le opere e per il contrasto al malaffare. La mobilitazione continua.