Salerno: primo trapianto di midollo all’Azienda Ospedaliera Universitaria

 E’ stato eseguito all’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno il primo trapianto di midollo osseo utilizzando le cellule staminali. L’eccezionale intervento è stato effettuato dal direttore del Centro di Ematologia prof. Carmine Selleri. Il paziente, un uomo di 55 anni, originario di Salerno, era affetto da mieloma multiplo, stadio II A, patologia diagnosticata soltanto dagli ematologi del Ruggi, dopo vari consulti in strutture ospedaliere della Regione ed extraregionali. E’ stato dimesso la scorsa settimana e ora le sue condizioni cliniche sono buone. Si tratta del primo paziente sottoposto a trapianto autologo di cellule staminali emopoietiche per una neoplasia ematologica. L’intervento rappresenta la naturale evoluzione del vertiginoso incremento dell’attività del Centro di Ematologia dell’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona, nata solo 1 anno fa, fortemente sostenuto dal direttore generale Attilio Bianchi e dalla Associazione Italiana contro le Leucemie di Salerno. Il trapianto autologo costituisce una procedura complessa che si articola in varie fasi: una prima fase di raccolta delle cellule staminali emopoietiche dopo trattamento del paziente con farmaci antitumorali e fattori di crescita; una seconda fase di manipolazione e congelamento a -196°C delle cellule staminali attraverso l’uso di sofisticate apparecchiature; una terza fase di somministrazione al paziente di chemioterapia e/o radioterapia in grado di distruggere irreversibilmente il midollo emopoietico e le cellule neoplastiche residue in esso contenute; una quarta fase in cui il paziente, ricoverato in una camera a bassa carica microbica, riceve l’infusione delle cellule staminali precedentemente raccolte che ripopoleranno il midollo osseo producendo nuove e sane cellule del sangue. Tale trapianto segna un ulteriore passo verso larazionalizzazione della spesa sanitaria regionale, evitando la dolorosa migrazione dei pazienti emopatici salernitani verso altre strutture sanitarie extraregionali. Perciò sono in corso i lavori di costruzione del reparto sterile che permetterà a breve anche l’effettuazione dei trapianti da donatore familiare o identificato nelle banche nazionali e internazionali, nonché l’allestimento di sofisticati laboratori di tipizzazione, raccolta, manipolazione e criopreservazione di staminali. “Si apre per il Ruggi una nuova era – dichiara il direttore generale Attilio Bianchi – quella che proietta Salerno verso i livelli più all’avanguardia della ricerca internazionale. Sento il bisogno di ringraziare tutti coloro che hanno intuito, il presidente della Giunta regionale on. Stefano Caldoro in primis, che dalla integrazione e dalla sinergia tra il mondo universitario e quello ospedaliero potesse nascere un modello di assistenza innovativo e funzionale. Si apre una nuova era anche per i cittadini di questa Provincia perché con l’apertura del reparto i viaggi della speranza diventeranno soltanto un ricordo”.