Sindacato Medici Italiani: no alle fughe in avanti della FIMMG

“No alla fuga in avanti della Fimmg”. Il Sindacato medici italiani (Smi) non aderisce allo sciopero dei camici bianchi, dal 9 al 12 febbraio, e stigmatizza la Federazione italiana medici di famiglia (Fimmg) che ha deciso “in splendida solitudine” di incrociare le braccia senza discuterne in una riunione intersindacale. La scelta dello Smi é stata presa nell’ultima direzione nazionale presieduta da Giuseppe del Barone. “Riconfermo l’impegno con le altre sigle sindacali per difendere con tutte le forze l’autonomia dell’Enpam (Ente nazionale di previdenza e assistenza medici e odontoiatri) – dice il vicesegretario nazionale, Luigi De Lucia – Ma stigmatizzo le fughe in avanti della Fimmg che proclama da sola lo sciopero senza alcuna condivisione con gli altri sindacati. Saremo invece – continua De Lucia – al fianco degli altri liberi professionisti nella manifestazione organizzata dall’Adepp (Associazione degli enti previdenziali privati) del primo marzo a Roma”. Sulla questione Enpam, prosegue comunque la battaglia del Sindacato medici italiani che nelle settimane scorse ha chiesto un incontro con il ministro del Lavoro Elsa Fornero. “Attuare una riforma è importante – dice De Lucia – l’attuale statuto dell’Enpam è datato e non risponde a criteri di rappresentatività propri di un ente privato in cui i medici, oltre a essere contribuenti, sono di fatto anche soci-azionisti. Una mancata riforma e una gestione poco trasparente potrebbero provocare un commissariamento della cassa dei medici e, chissà, come già avvenuto per l’Inpdap, un assorbimento nell’Inps”.