Napoli: il senatore Giuseppe Esposito convertito a Medjugorje racconta l’evento con la veggente Mirjana al Palavesuvio

.” E’ stato un evento straordinario- rivela il senatore Giuseppe Esposito-. Più di 25.000 persone in un palazzetto dello sport, trasformato per l’occasione in una mega Chiesa, per pregare e per la comunione in Cristo. Certo anche l’apparizione della Madonna a Mirjana Dragicevic, la veggente di Medjugorie, ha contribuito al buono e straordinario raduno mariano. La presenza, l’abnegazione di tanta gente che ha pregato davanti al Santissimo Sacramento, ha recitato il Santo Rosario, ha partecipato alla Santa Messa partendo a notte fonda da casa per essere puntuale, alle 6 del mattino, per non perdere una mattinata di spiritualità ha del miracoloso.  Anch’io sono partito a notte fonda, anch’io ho pregato insieme ai fratelli e sorelle della Spes Nostra.Testimone di un cambiamento. Testimone di fede. Testimone di preghiera. Fino a qualche anno fa ero una persona che cercava di essere un “piacione”. Volevo sempre essere al centro della scena, istrione, giocavo con i sentimenti delle persone, guadagnavo molto, spendevo ancora di più. Per essere ammirato, notato, consultato e copiato. Frequentavo discontinuamente la chiesa, solo nelle feste comandate,  e praticavo la preghiera ancora di meno. Commettevo errori. Spesso quando mi fermavo a riflettere mi autoassolvevo dicendomi: “Peppe, hai fatto del male a qualcuno? E la risposta era quasi sempre no.” Non consideravo me stesso tra i qualcuno, nè il mio Signore. E tanta colpa, oggi, porto sulle spalle. Senza spiegare le vicissitudini della vita, che sono tante, vorrei dire che ho un rimpianto, uno solo, quello che tanti anni fa ho avuto una occasione di fede e l’ho persa. Oggi invece, per me è iniziata una nuova vita che non cancella, affatto, la vecchia, ma mi sprona a fare sempre meglio con l’aiuto della Madre Santissima di Gesù. “Convertitevi e cambiate vita” (Atti degli Apostoli 3:19). Alcuni episodi, che io definisco “richiami del Buon Dio”, avvenuti in precedenza, nell’arco di circa dieci anni, mi avevano portato a recarmi in luoghi sacri quali Lourdes, Fatima, Santiago di Compostela in pellegrinaggi-turismo, con miei familiari o amici. Richiami che non avevo interpretato nel modo giusto. In quei viaggi, comunque, cresceva in me un grande desiderio di recarmi al Santuario di Medjugorje e questo desiderio era “inspiegabile”, in quanto non conoscevo nulla di ciò che stesse accadendo in quel luogo di serenità e di preghiera. Eppure, essendo una persona con grande curiosità, leggevo, mi informavo ed internet- allora ancora poco diffuso- era una tappa fissa mia. Non ho mai fatto una ricerca “sull’evento” Medjugorje.  Avevo avuto solo qualche breve accenno di pellegrini incontrati in precedenza. Medjugorje era, allora per me, un mistero nel mistero. E così , approfittando di un viaggio nei Balcani, feci visita privata al Santuario di San Giacomo. Pregai e come “turista-pellegrino” visitai sia il Krizevac (monte della Croce), che la Collina delle Apparizioni (Podbrdo). Non mi bastò. Ero insoddisfatto. Qualcosa sfuggiva alla mia comprensione. Quanti errori commessi per orgoglio.“Gonfio di orgoglio nella sua mente carnale” (II Colossesi 2:18) Al rientro a Roma su indicazione di una guida che avevo conosciuto, anzi una coppia marito e moglie, acquistai Miracolo a Medjugorje di Antonio Socci.  L’autore si è prodigato, da cattolico, di rimanere estraneo al coinvolgimento della emozione personale ed ha cercato, in questo libro di essere obiettivo e di raccontare solo i fatti. Lo lessi avidamente e molte cose mi furono chiarite. Non tutte. Comunque tra i libri che ho letto su Medjugorje rimane ancora oggi il più fedele alla realtà. Ben scritto e non esagerato. Dopo averlo letto qualcosa ancora mi mancava. Riandai il mese successivo in quel luogo di pace con un gruppo di preghiera, gente che non conoscevo, e fui folgorato, illuminato. Avvenne il primo segno del cambiamento, di conversione. “quando vi sarà la conversione al Signore, il velo sarà tolto”. (Seconda lettera ai Corinzi 3:16).  Questa era la prima grazia che mi veniva donata dal Cristo per intercessione della Madre della Pace. E non perché avessi conosciuto Vicka, di cui sono diventato molto amico poi, o Marjia, con cui oggi stiamo lavorando al progetto Magnificat, o Mirjana, o tutti gli altri veggenti. No niente di tutto questo. Mi sono inginocchiato, con oltre 10.000 credenti all’Adorazione del Santissimo Sacramento nella spianata dell’Altare esterno della chiesa di Medjugorje, con temperatura polare, 10 sotto zero, tutti assorti e tesi nella preghiera. Un condensato di fede, preghiera e di carità. Ho pensato e tuttora penso che la chiamata della mia conversione sia avvenuta di fronte all’Ostia Santa. “Il regno di Dio è vicino; convertitevi e credete nel vangelo” (Marco 1:15) Cristo morto e risorto per noi.  ..e morì per il peccato una volta per tutte; ora invece vive e vive per Dio. Così anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi per Dio, in Cristo Gesù” (lettera ai Romani 6:10-11)  Il pensiero del Figlio di Dio che si fa uomo per noi, predica, ci insegna a pregare, fa miracoli, chiama a sè gli Apostoli, fa del bene ai poveri, agli umili, ai “pubblicani”,ai deliquenti e muore sulla croce sempre per noi mi turba e il mio amore cresce ancor di più.Da quel momento sono seguiti altri passi. Fatti con la consapevolezza che non ero più solo. Aiutato dalla Chiesa, dai servi di Dio e dagli uomini di buona volontà. La Gospa (è il nome in Croato di Maria) mi affiancava nelle mie scelte, mi indicava le strade. A me la scelta.  La prima cosa una lunga Confessione, erano 22 anni che non mi avvicinavo ad un Confessionale. Lunga, difficile e incerta.  E poi un travagliato percorso interno di preghiera, ri-imparare le preghiere, non solo declinarle meccanicamente ma con il cuore, e organizzare la propria vita con la felicità del dono di Dio. E da quella data “vivo” sapendo di avere avuto dalla Madre di Cristo una vera e propria grazia: La grazia della preghiera e della partecipazione quotidiana alla Eucarestia durante la Santa Messa.  E’ bello pregare. Se sei solo, sai che pregano con te milioni di persone e che il Dio Creatore è li che ascolta tutti. Ascolta la tua voce, le tue intenzioni, il tuo bisogno e la tua felicità. Ti guida e ti conforta. Da allora, mi reco a Medjugorje per pregare. Alcune volte per le apparizioni, ma ho vissuto anche il tempo di Natale di Gesù e il Nome di Maria SS. Madre di Dio con la mia famiglia e con amici. Partecipo ai gruppi di base, di preghiera e del Santo Rosario sia in Lazio, che in Campania. Collaboro con progetti di carità cristiana e di volontariato. Testimonio la fede in incontri spirituali e mi sto spogliando sempre di più del mio inutile modo di vivere. La vita è modificata nella fede e nel “modus operandi”. E‘ dedicata al Signore ed a portare e diffondere tra le genti il Vangelo. Anche i rapporti con gli amici e con i conoscenti sto cercando di basarli sulla sincerità, la trasparenza e la preghiera. Alcuni li ho persi  in questi anni (non erano veri?), altri si sono fatti coinvolgere nei progetti del Signore, altri ancora guardano al mio modo di essere con curiosità e ilarità, ma tutti comunque con il rispetto della libertà. Molto mi ha aiutato la preghiera, la fermezza dei comportamenti e la pace della fede nel mio essere politico, fuori dagli schemi e fuori dalle battaglie di potere e di orgoglio. Stiamo, con altri di buona volontà, costituendo una associazione “SPES Nostra” di ispirazione mariana e di fede nello Spirito Santo, per poter dare ancora di più in tempo, impegno, disponibilità su tre filoni di interventi: il primo sull’insegnamento delle preghiere e del Vangelo di Gesù, il secondo sull’adozione a distanza delle famiglie povere italiane e l’ultimo, non per importanza, riaffermare i valori cristiani nella politica e nel sociale. Chiarendo subito, a scanso di equivoci,  che Gesù nel vangelo afferma: Quello che è di Cesare rendetelo a Cesare, e quello che è di Dio , a Dio (Marco 12:7)  io penso che sia una delle risposte più chiare  date ai non credenti ed ai diffidenti. Che lo Spirito Santo rafforzi la nostra fede .” Dall’albero, si riconoscono i frutti, rammenta il Vangelo: alla luce dei fatti riportati da quanti son stati a Medjugorje e dalle parole accorate di Esposito, anche se attualmente istituita dal Vaticano una commissione d’inchiesta, all’uopo designata all’accertamento dei fatti, non si può non constatare che la conversione del cuore, indiscutibilmente, sigillo del Cielo!