Salerno: WWF spara garzetta, denunciato bracconiere

A poche ore dalla conferenza stampa che si è tenuta nei giorni scorsi al Comune di Salerno dove il WWF  invitava ad una maggiore sensibilità e rispetto delle leggi, arriva quasi come una beffa la scoperta  di un “cacciatore” che con estrema freddezza ha abbattuto una specie particolarmente protetta di avifauna, un grazioso airone bianco, una bellissima garzetta,  che frequenta i litorali del nostro territorio. Le guardie del WWF Italia, Coordinate da Alfonso Albero, responsabile della sezione di Salerno, lo hanno individuato nell’agro del comune di Eboli (Sa), con la garzetta appena sparata ed ancora insanguinata. P.G. di anni 64 residente a Poggiomarino (NA) titolare di regolare licenza di caccia, pur nella consapevolezza che l’ animale, di nessuna valenza gastronomica ma particolarmente protetta per la sua rarità, con il suo fucile da caccia calibro 12 gli aveva esploso ben tre cartucce a pallini, mortificando la sua  bellezza e quel piumaggio tutto bianco con una copiosa, micidiale e sanguinante ferita. Scoperto ed inchiodato alle sue responsabilità, il bracconiere è stato immediatamente condotto alla caserma dei Carabinieri di  Borgo Carillia (SA) presso la quale veniva denunciato e trascritti tutti gli atti con il  sequestro dell’arma utilizzata, del  munizionamento e dell’Airone abbattuto. Intanto alcune guardie del WWF di Salerno impegnate in ulteriori controlli ambientali e a salvaguardia del territorio, in loc. Giffoni Valle Piana (SA), hanno denunciato un cacciatore anch’egli munito di regolare permesso di caccia, per aver abbattuto dei tordi in periodo di caccia non piu’ consentito. Infatti,  per tale specie come per tante altre,  il calendario venatorio ne ha stabilito la caccia fino al 19 Gennaio. Stessa sorte per un cacciatore che in loc. Buccino (Sa), che si divertiva a sparare i tordi, (non più cacciabili), con l’ausilio di un richiamo acustico elettromagnetico non consentito dalla legge. Solo la competenza e l’esperienza delle Guardie del WWF, dirette da Fabrizio Lullo, ha consentito di scoprire il particolare e sofisticato impianto di richiamo a tordi,  azionato a distanza con l’ausilio di un telecomando utilizzato  dal bracconiere. Sequestrati fucile, munizioni, richiamo vietato e selvaggina, denunciato all’A.G. il responsabile.