Sesso…virtuale!
Sesso e gioventù. Pare proprio che soprattutto i giovani scalpitino dinanzi agli approcci anche in rete. Mouse sempre più caldi e chat sempre più hard rivelano l’ansia di scoperte anzi tempore, che possano coinvolgere lo stesso gruppo. Sesso a volontà, sotto lo sguardo di curiosi e di amici…I network sociali stanno recitando un ruolo decisamente diseducativo a riguardo: incalza la mania di “osare”, per spettacolarizzare l’intimità e rendere visibile non il lato sentimentale, quanto la fisicità della sessualità. Bruciata e consumata nell’adolescenza, tra i primi approcci e l’incertezza del proprio partner. Un vero e proprio abuso di carezze e confidenze, tra intimità e pudore, rasenta avances a volte traumatiche per lo sviluppo psicologico. Una ricerca condotta negli Stati Uniti e pubblicata sulla rivista scientifica “Journal of Health Urban”, ha messo in luce che la prima esperienza di sesso di gruppo è 15,6 anni. Il 45% delle ragazze s’è dichiarato disponibile ad incontri piccanti, anche senza l’uso di protezioni maschili. Buona parte, sotto effetto d’alcol e droga. In barba ad ogni possibile sdolcinatura o sbavatura sentimentale, adolescenti e giovani a caccia d’emozioni “spinte”…oltre il limite, sfidando il proibito tra mille pericoli anche di trappole virtuali!
Se è vero che l’etica neoliberista e mercatista – oltre a trasmettere il messaggio che tutto si può comprare, e che quindi tutto si può vendere, corpo e organi di ricambio compresi – è basata sulla produzione e sul consumo, non c’è da stupirsi se anche il sesso (virtuale o non virtuale che sia)è diventato una merce, e, a quanto pare, tra le più redditizie. E questa è veramente una forma di “alienazione”, in quanto il sesso, di per sé, non è, o non dovrebbe essere, “capitalizzabile”, non dovrebbe rappresentare un “valore di scambio”, o un mezzo per ungere le ruote di quella tale pratica o per concludere quel tale affare, o per far carriera politica pur senza i …requisiti. La sessualità, di per sé, è cosa buona, anzi, divina (si pensi alla mitologia greca e latina, o al Cantico dei Cantici), ma, separata dal resto della persona, diventa, appunto, mercificabile e interscambiabile, fino a degenerare in voyeurismo ed esibizionismo,in feticismo o frotterismo o, addirittura, “spingendosi oltre il limite”, in sadismo e masochismo. Tutto questo può succedere quando non si tiene più conto della regola aurea di ogni etica, cioè: “Non fare agli altri quello che non vorresti che gli altri facessero a te”.
Credo che il progresso degli ultimi decenni , a parte i vari benefici che ne sono derivati, in campo sessuale la si potrebbe tranquillamente stigmatizzare per i suoi eccessi libertari che, secondo me, conducono alla totale nullità dei veri e puri sentimenti d’amore, Chi ha assaporato tale eccelso sentimento , sa quanti brividi sentimentali ha scosso il proprio corpo, sfolgorando esclusivamente per il vero, duraturo amore tra i due sessi..
Ai miei tempi giovanili le donne vestivano con accorgimenti tali da nascondere il più possibile le parti intime della persona . Oggi tutti notano le provocanti esibizioni di talune donne che non sanno cosa far vedere di più per attirare l’attenzione degli uomini. Ma ciò secondo la mia esperienza, non risolve il problema di attrazione , ma lo allontana sempre di più. Lei , Gentile Direttrice, dice, giustamente, che tanti giovani di questa rinomata generazione innescano figure
femminili che esorcizzano ,con scandalosi provocazioni sessuali su internet, tanti giovani ,ma ci si dimentica, secondo me, che alla fine , tanti di quei ragazzi perderanno il gusto della poesia e del sesso , quello vero che risiede nell’amore intenso e sublime che suscita nei cuori di chi è innamorato, con tanta delizia e felicità , Ci vorrebbe, quindi, un ritorno delle vecchie maniere ; ragazzi che corteggiassero ed esprimessero il loro desiderio di vero amore alla ragazza prescelta , rispettandone la purità, così come si usava fare un tempo.
Oh! Quanto era bello vivere in amore in quei tempi….!
Cordialità . Alfredo
P. S. Il signor Varriale ha ragione: il sesso “usa e getta” di oggigiorno, propiziato dalla pubblicità, da certa televisione spazzatura e, ora, anche dai siti hard core, come stigmatizza giustamente la Direttrice, è il contrario del vero amore, che è sempre rispettoso della persona amata. Leggendo il lirico e nostalgico commento del signor Varriale, la chiusa del mio precedente commento mi è sembrata scialba e banale. Bravo signor Alfredo: “Quanto è bello vivere in amore”, e in un amore che non considera l’altro solo un oggetto da usare o da abusare. Quindi non basta dire: “Non fare agli altri quello che non vorresti che gli altri facessero a te”, ma, per completezza, bisogna aggiungere: “Fai agli altri quello che vorresti che gli altri facessero a te.”
Un riconoscente saluto.
Le sono infinitamente grato, caro dr Fulvio Sguerso, per avere apprezzato il mio punto di vista sul sesso che, nel caso specifico, appare totalmente l’inverso dell’amore. Complimenti a lei che sa ben leggere tra le righe il vero pensiero di chi scrive. Grazie infinite e tantissima cordialità. Alfredo