Salerno: sen. Andria, un anno fitto d’interrogazioni e risoluzioni

A fine anno, il bilancio di un impegno parlamentare che il sen. Alfonso Andria, stamane ha inteso effettuare presso la sua segreteria politica, lanciando anche le coordinate sulle quali continuerà a vertere il suo mandato politico. Un 2011 che l’ha visto in prima linea per la tutela delle fasce deboli, con interventi nel campo sanitario, per degenti terminali nonchè per riflessioni, con due convegni, sull’autismo. Anche il disastro ambinetale l’ha coinvolto per incentivi e ristori agli alluvionati salernitani del 2010 e dell’anno in corso a San  Gregorio Magno e Polla. Inoltre, le sue interpellanze e mozioni, per la paventata sopprressione della Sovrintendenza BSAE Salerno e dell’Archivio di Stato, l’istituzione dei Licei Musicali e la manutenzione della Certosa di Padula. Spiccata attenzione al settore agricolo, alla crisi del settore castanicolo. Gl’interventi in commissione agricoltura svariati, come quelli per i beni culturali. In aula, invece, oltre al ramo specifico agricolo, milleproroghe, situazione carceraria, rifiuti, gioco d’azzardo in Campania. In quanto al dissesto, il ddl N.2644, del quale primo firmatario ed estensore, poi esteso ad altri parlamentari, insieme a due disegni di legge inerenti misure di sostegno per beni immobili di proprietà comunale, provinciale e regionale e l’istituzione del programma annuale “Capitale italiana della Cultura”. Interventi contro riduzioni collegamenti marittimi, metrò del mare, contrarietà all’abolizione delle province, contrarietà a soppressione dei consigli comunali in province inferiori a 1000 abitanti, localizzazione del Centro Coordinamento per la Dieta Mediterranea. Recentemente l’iniziativa in sinergia con Campania Libera di concerto coi senatori Pd “Facciamo un pacco alla camorra”, unendo agricoltura e legalità in un continuum delle tante iniziative, avviate con Libera, da presidente della Provincia di Salerno. “Attualmente- ha concluso Andria- la crisi ci lascia perplessi: governo tecnico quello di Monti? Non lo definisco tale! Politica e partiti, ancora il sale della democrazia: i secondi, insostituibili!