Salerno: “Incontri con il Novecento” di Massimo Bignardi

“Cosa offrire al pubblico, in momenti così difficili ove il preoccupato dialogo con il presente si fa ansia del quotidiano? Quale linea seguire se non quella di mantenere fede ad un progetto, quale è quello di perseverare nel leggere e proporre l’arte che da decenni anima lo spirito della galleria Il Catalogo, in pratica i nostri entusiasmi. La proposta è continuare testardamente a credere nel proprio lavoro, nella certezza che tali momenti possono essere superati solo mantenendo e consolidando i rapporti con la città, con il proprio pubblico, con quanti in questi quarantaquattro anni hanno condiviso le nostre scelte. Riprendiamo così la tradizione che, alla fine di ciascun anno, ci vede nelle vesti di editori d’arte, curando, come è stato per il passato, la pubblicazione di un volume da offrire agli amici e a quanti frequentano la galleria. È un piccolo dono, un “segna giorni” che non assolve al rituale natalizio ma che ne vuole conservare il suo autentico messaggio; quello di tenere in vita l’avvento di un nuovo tempo e, contestualmente, ripensare alla propria storia che è la stessa condivisa con amici poeti, scrittori, artisti, storici e critici d’arte che ci hanno affiancato negli anni”.È quanto scrivono Lelio Schiavone ed Antonio Adiletta nella nota introduttiva al piccolo volume di Massimo Bignardi dal titolo Incontri con il Novecento, che raccoglie i testi di presentazione scritti dal critico salernitano nel corso di questo decennio per mostre ospitate in Galleria e che quest’ultima ha voluto ‘racchiudere’ in un prezioso libro fuori commercio edito per i propri clienti ed amici. È un modo per rimarcare una presenza con la voglia e il desiderio di guardare al futuro senza esitazioni.Sono scritture, come ama definirle Bignardi, che fondano sulla passione e sulla dedizione che da sempre accompagna il suo lavoro di storico e critico d’arte, cifrando le sue analisi, le sue letture di una particolare attenzione verso esperienze creative che si fanno interpreti di un’identità esistenziale. Un libro di piccolo formato, com’è nella tradizione delle edizioni della Galleria Il Catalogo, con illustrazioni a colori e in bianco e nero, con otto brevi saggi che disegnano un percorso tra significative pagine del Novecento italiano: dal Vespignani degli anni sessanta a Guttuso, da Pippo Oriani e le ‘declinazioni’ del Secondo futurismo a Mario Carotenuto, Guido Gambone, Sergio Scatizzi fino alle note dedicate al soggiorno italiano di Peter Ruta.