Salerno: Cisl, proroga Precari Regione Campania

“Dopo diversi incontri di contrattazione tra le Organizzazioni Sindacali e la Struttura commissariale della Regione Campania sui vari temi critici posti sul tavolo della sanità campana dalla riorganizzazione assistenziale susseguente al Piano di rientro al disavanzo economico, il giorno 15 dicembre 2011 è stata firmata presso la sede della Regione Campania in via Santa Lucia un’intesa per la definizione delle procedure finalizzate alla valorizzazione delle esperienze professionali e lavorative presenti nel settore sanitario in Campania e per la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato sui quali in questi anni si è basato il mantenimento dei Livelli minimi assistenziali (LEA) da erogare alla popolazione della Regione. Si mena ancora il “can per l’aia” verrebbe di stigmatizzare, atteso che di proroga in proroga di fatto si sta cristallizzando una precarietà dei livelli di assistenza, sempre più messi a rischio dalla mancanza di definitive soluzioni e dal pressappochismo decisionale di Caldoro e la sua gente. Con spirito di responsabilità, la CISL FP e la CISL Medici hanno condiviso, benché ancora una volta parziale e transitoria, la scelta che la giunta Caldoro ha ipotizzato, consapevoli che si corre il rischio che sulla questione si dibatterà ancora fino alla fine del 2012. La ragione di tale determinazione è stata fatta, solo ed esclusivamente, affinché fosse garantita la qualità e la quantità delle prestazioni sanitarie, attraverso la proroga pro-tempore dei posti di lavoro. Da troppo tempo si fa ricorso al lavoro precario, senza voler dare stabilità alle condizioni di migliaia di lavoratori e lavoratrici del settore, e finalmente sembra che la regione voglia seriamente impegnarsi, alla luce di quanto espresso dal Sub-Commissario dott. Achille Coppola, ad attivare un percorso di stabilizzazione, da concordare con le istituzioni nazionali, per porre fine al periodico ripetersi delle proroghe di contratti a tempo determinato che hanno causato una sorta di paradossale “stabilizzazione della precarietà” che, di fatto, mette “sotto ricatto” la possibilità di salute dei cittadini campani. Il documento prodotto, però, sembra confermare l’impressione, prodottasi per altri percorsi similari, dell’esistenza di un vero e proprio “malvezzo” di esponenti della struttura commissariale della giunta regionale, cioè quello di trascinare lunghe sessioni comuni di contrattazione sui vari temi per poi portare alla firma di documenti che non tengono conto dei reali bisogni della gente, operatori e cittadini, mostrando un evidente scollegamento tra la politica virtuale e il disagio quotidiano che i lavoratori del settore in uno alla popolazione campana, di fatto si vedono costretti a subire. Anzi, alla fine grave è il sospetto che la struttura regionale continui a praticare vecchie e scellerate logiche di una politica arcaica e desueta, poiché si propongono per la sottoscrizione atti concordati nelle stanze di “S. Lucia” tra “pochi intimi“, direttamente interessati per se stessi o per i propri figli. E’ solo il caso di informare tutta la cittadinanza della Campania, che la maggior parte delle organizzazioni sindacali, diverse da quelle forti di una rappresentanza certa ed accertata, come CGIL, CISL e UIL ovvero altre confederazioni numericamente significanti, si trovano a doversi confrontare in un’unica seduta negoziale, insieme a rappresentanti sindacali di se stessi, i quali hanno addirittura il potere di indirizzare a proprio favore le scelte, poiché politicamente più asserviti al potere e alla classe dirigente che attualmente gestisce la regione. A nostro avviso deve provvedersi immediatamente, onde evitare ulteriori danni, alla proroga di tutto il personale in servizio, a qualsiasi titolo, alla data dell’1/7/2011.”. (Pietro Antonacchio Segretario Provinciale CISL FP Salerno)