Salerno: Provenza, il Bogart deve rispettare le regole!

In ordine alla questione “Bogart”, avverto la necessità di intervenire nuovamente per esplicitare alcune considerazioni con l’auspicio di non inasprire le conflittualità in essere, ma al fine di offrire un contributo tale da rappresentare i reali aspetti della  problematica. Orbene, è necessario partire da un presupposto oggettivo, sul quale non è possibile eccepire alcunché . La discoteca Bogart è ubicata in un condominio che affaccia su via Vernieri. A tal punto, risulta opportuno contemperare la libertà di iniziativa economica di un imprenditore che intende organizzare serate musicali che si protraggono sino alle prime luci dell’alba con il diritto dei residenti a non essere disturbati durante la notte da  schiamazzi , musica ed altro. La libertà di iniziativa economica privata è un valore riconosciuto da qualsiasi democrazia moderna, ma è principio consolidato che essa è riconosciuta fintanto che non leda i diritti di altri soggetti (art. 41 Costituzione). In altri termini, non è possibile consentire l’esercizio di un’attività imprenditoriale, sacrificando contemporaneamente il diritto dei residenti  ad evitare la turbativa della loro quiete, soprattutto notturna (art. 659 cod. penale).Il principio sopra enunciato, a scanso di equivoci, è da rispettare non solo nel caso della discoteca Bogart, ma ovviamente in tutte le fattispecie analoghe. Tra l’altro, sia la Corte di Cassazione che il Consiglio di Stato, nel caso di locali notturni ubicati in condomini o in centri abitati,  hanno sancito il principio secondo il quale è legittima la richiesta dei cittadini ad ottenere dalle Autorità competenti i provvedimenti necessari alla cessazione delle turbative. E’ un dato incontrovertibile che gli abitanti di via Vernieri e delle zone limitrofe lamentino un notevole disagio nelle notti del venerdì e del sabato. Imputare gli schiamazzi ed altri comportamenti incivili, in quegli orari, all’ASL o al Cinema Apollo, costituisce una rappresentazione falsa della realtà, così come è gravemente offensivo sostenere la non veridicità di tale disagio. La prossima settimana sarà depositata una petizione alle Autorità competenti, sottoscritta da numerosi abitanti, volta a richiedere la tutela dei loro diritti. Comunque, è necessario sottolineare che è possibile contemperare le diverse esigenze solo in presenza del rispetto di regole precise, ed in particolare di un orario di cessazione delle emissioni acustiche che, al pari delle principali città italiane, nei centri abitati non può superare le ore 24:00. Altro è il discorso relativo ai locali ubicati fuori dai centri abitati, per i quali può essere consentito il protrarsi del suddetto orario anche nelle ore notturne. Certamente un locale come il Bogart potrebbe costituire un vero valore aggiunto in un centro cittadino, se orientato dal gestore verso l’organizzazione di serate diverse ed avendo cura di rispettare pedissequamente le regole, evitando, in tal modo, di arrecare disturbo alla quiete pubblica negli orari notturni. Un’ultima considerazione sulla circostanza relativa alle risse ed agli atti di vandalismo che si verificano al di fuori del locale : sicuramente, non vi è una responsabilità diretta del gestore, ma oggettivamente essi sono riconducibili alla discoteca, in quanto posti in essere da frequentatori della stessa. Né si può pretendere che solo per far divertire dei ragazzi, vengano dispiegate apposite pattuglie della polizia o dei carabinieri a disposizione della discoteca. Così come avviene nel mondo del calcio, quando un evento è considerato a rischio, la partita si svolge a porte chiuse. Allo stesso modo, se puntualmente avvengono atti vandalici all’esterno di una discoteca, vi è il dovere di intervenire da parte di chi deve tutelare l’ordine pubblico, mediante l’adozione dei provvedimenti ritenuti necessari.