Cava de’ Tirreni: celebrazione Comitato per il Sacrario Militare

<<Ricordiamo, ad una settimana dal Natale, i tanti caduti che hanno sacrificato la loro vita per la patria e, in particolare, il Caporale Maggiore Massimiliano Randino, dalle straordinarie virtù umane e morali>>. E’ con queste parole che ha esordito questa mattina Sua Eccellenza Monsignor Orazio Soricelli, Arcivescovo di Amalfi – Cava de’ Tirreni alla celebrazione in suffragio dei caduti cavesi, organizzata dal Comitato per il Sacrario Militare di Cava de’ Tirreni all’interno della chiesa dell’Arciconfraternita di Santa Maria Assunta in Cielo e delle Anime del Purgatorio. Al rito concelebrato dal Vescovo e dal Cappellano Capo Militare Don Pietro Russo hanno partecipato numerose forze dell’ordine. In particolare era presente il Battaglione Trasmissioni “Vulture” di Nocera Inferiore in rappresentanza del Tenente Colonnello Salvatore Palmiero, la Polizia di Stato in rappresentanza del Vice Questore Giuseppe Marziano, la Tenenza G.d.F. di Cava per il Luogotenente Donato Alfinito Comandante della Tenenza G.d.F. di Cava, i Carabinieri per il Comandante della Tenenza dei Carabinieri di Cava Vincenzo Tatarella e l’Associazione Nazionale Bersaglieri sezione di Cava de’ Tirreni guidata dal Colonnello Vincenzo Consalvo. Hanno preso parte all’evento l’Assessore comunale Vincenzo Lamberti, la famiglia Randino, il Presidente Emerito del Comitato il professor Salvatore Fasano, il Presidente Daniele Fasano, il Presidente Onorario Lucio Cesaro il Vicepresidente Gerardo Canora, ed i componenti del comitato: il professor Roberto Catozzi, Matteo Fasano, Maddalena Annarumma, Francesco Di Salvio, Antonio Pisapia, Gennaro Vitulano e Beatrice Sparano. <<Affidiamo i caduti alla bontà di Dio perché li accolga nel Regno della pace –ha aggiunto Monsignor Soricelli- Sono trascorsi già due anni dalla scomparsa di Massimiliano Randino che ha immolato la sua giovane vita nell’adempimento del dovere>>. <<Ricordiamo il Caporale Maggiore Randino –ha rimarcato Don Pietro Russo- che il Signore lo abbia in gloria>>. Commozione tra i presenti. <<L’Italia è un grande Paese –ha sottolineato il dottor Daniele Fasano- costruito grazie al sacrificio di tanti caduti. Ricordo quando, nel 2009 vegliai, da assessore, la salma del Caporale Randino. Quelle ore, per me intensissime, sono state importanti per la mia vita. Da allora sono profondamente cambiato>>. <<La tradizione di ricordare i caduti con una celebrazione –ha ribadito l’Assessore Enzo Lamberti- ha un grande rilievo simbolico e deriva dal nostro essere cristiani>>.