Salerno: Colpa medica e diritto di cronaca, il mostro da non sbattere in prima pagina

Si terrà venerdì 2 dicembre, dalle 15 alle 19.30, presso la sala congressi “Antonio Scozia” il convegno sul tema: “La colpa professionale medica tra probabilità ed il rispetto delle regole” all’interno del quale è prevista anche una tavola rotonda dal titolo: “Diritto di cronaca e colpa medica: quali limiti?”. La giornata di studio è  organizzata dall’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno e si avvale della collaborazione e del patrocinio dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri della provincia di Salerno, del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati, dell’Ufficio Formazione Distrettuale CSM di Salerno, delle sezioni provinciali LA.P.E.C e dall’ Associazione Nazionale Magistrati, e del Credito Salernitano. La gestione della tutela del paziente, della colpa professionale e del diritto di cronaca nel rispetto della deontologia della professione giornalistica, sono argomenti di grande attualità e molto complessi. Gestire il rischio, definire i limiti tra diritto di cronaca e colpa medica comporta attività che sono organizzate in un processo le cui fasi principali sono rappresentate da conoscenza, trattamento, monitoraggio, compito informativo nel prevalente interesse della collettività e al servizio della pubblica opinione: un comune compito di assolvere una funzione importante e che ha come oggetto la salute. I fatti da raccontare devono essere filtrati in base ad un limite coscienziale del giornalista, selezionando cioè gli avvenimenti il cui interesse possa essere condiviso dalla maggior parte del pubblico. Per fissare tali paletti, le Carte deontologiche sono intervenute stabilendo alcune norme circa la divulgazione delle notizie, quali la tutela della personalità altrui, l’obbligo inderogabile del rispetto della verità sostanziale dei fatti, il rispetto degli ideali della lealtà e della buona fede, l’obbligo di rettificare notizie inesatte e a riparare eventuali errori, il rispetto del segreto professionale sulle fonti delle notizie. E’, dunque, il filtro coscienziale del giornalista, oltre ai divieti posti dalle norme giuridiche, a far sì che un determinato avvenimento possa o meno, ed in quale maniera, essere reso noto. Scopo del convegno è anche quello di comprendere le specifiche dinamiche che regolano l’attività sanitaria al fine di contribuire ad una diminuzione dei casi di “malasanità” a beneficio dei pazienti, dei medici, degli operatori.  L’apertura dei lavori è curata dall’avvocato Giovanni Sofia  – responsabile IAPEC di Salerno. A seguire  gli interventi del consigliere della Corte di Cassazione Rocco Blaiotta – La Suprema Corte di Cassazione di fronte alla responsabilità medica -, del professore di Sociologia all’Università di Milano/Bicocca Maurizio Catino – Errore umano e medicina difensiva -, del professore di Diritto Penale all’Università Cattolica di Milano Francesco Centonze – La responsabilità del sanitario e il problema del dialogo tra il mondo del diritto e la scienza medica – , del medico legale Francesco Scafuro – La colpa medica con o senza danno -. La giornata di studio comprende, con inizio alle 18, la tavola rotonda dal titolo:”Diritto di cronaca e colpa medica: quali limiti?” moderata dal segretario dell’Ordine dei Giornalisti della Campania Gianfranco Coppola, e presieduta dal Preside della Facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Salerno Enzo Maria Marenghi. Parteciperanno docenti universitari e specialisti nell’ambito legale e sanitario che metteranno a confronto le loro esperienze professionali. Interverranno il professore di Medicina Legale dell’Università di Salerno Antonello Crisci, il presidente dell’Ordine degli Avvocati di Salerno Americo Montera, il presidente dell’Ordine dei Medici Bruno Ravera, il Procuratore della Repubblica di Salerno Franco Roberti.. Le conclusioni sono affidate al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera Universitaria “San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona” di Salerno Attilio Bianchi. Il convegno è accreditato ai fini dell’acquisizione di 4 crediti formativi per gli avvocati.