Salerno: Morrone scrive a Montemurro

Egr. Dr. Montemurro, ho letto dalla stampa della Sua presenza al convegno “Magistrati in prima linea” tenutosi nel bolognese. Ho apprezzato moltissimo che Lei, partendo dalle vicende di Pagani, nel Suo intervento, abbia sottolineato come anche Salerno, purtroppo, possa essere toccata dalla “mafia in giacca e cravatta”. Come condivido totalmente l’argomento, da Lei utilizzato, che la battaglia contro la criminalità organizzata è sempre più difficile a causa delle collusioni  che si registrano nel sistema istituzionale, nonchè, il Suo appello alle amministrazioni affinchè facciano tesoro delle conclusioni e delle inchieste della magistratura ai fini di un’autotutela di se stesse e delle risorse pubbliche. Purtroppo, penso, che entrambi siano ben consapevoli che la maggior parte degli enti appaltanti si trincerino dietro l’alibi dei certificati antimafia rilasciati alle imprese aggiudicatarie di appalti e non vogliono assolutamente approfondire, con l’aiuto dei risultati delle inchieste giudiziarie, il profilo reale delle società che realizzano opere nel nostro territorio. Il risultato è, almeno per quanto riguarda la città di Salerno, che la maggior parte delle grandi opere pubbliche hanno visto la infiltrazione camorristica farla da padrona. Nelle settimane scorse ho fatto un’attenta disamina di tutte le infiltrazioni scoperte in pochi anni negli appalti pubblici del Comune di Salerno e mi è venuta fuori una lista che mi ha molto impressionato, nonostante fossi stato, nel corso del tempo, la persona più attiva nello scoprire e denunciare tali incresciosi episodi che hanno drenato, comunque, ingenti risorse pubbliche in favore della camorra. L’impressione più forte che ho ricevuto, però, dopo la diffusione della mia nota, è che nessuna istituzione, politico o Magistrato abbia ritenuto di saperne di più o di rafforzare l’allarme, fatto salvo per l’On. Edmondo Cirielli, il quale, autonomamente, ha rapidamente inoltrato una interrogazione parlamentare di cui non conosco gli esiti. Nell’allegarLe la nota di cui parlo, e nel rinnovare la mia totale disponibilità a contribuire, come ho sempre fatto, ad aiutare gli inquirenti nelle eventuali indagini, mi permetto di segnalare che anche un’amministrazione che agisca in buona fede, ma non riesca ad arginare il terribile fenomeno delle infiltrazioni camorristiche, aiuta indirettamente queste organizzazioni malavitose e le foraggia e, per questo, và aiutata e sostenuta, obbligatoriamente, affinchè non faccia più danni.

Nell’attesa, Le porgo distinti saluti.

 

 

                                                                                                          Fausto Morrone

Un pensiero su “Salerno: Morrone scrive a Montemurro

  1. Egr. Sig Morrone
    Il tema da lei toccato è davvero di grande rilievo ed importanza e lei lo affronta più di altri sempre con forza e coraggio.
    Resta da dire purtroppo che a leggere comunicati del genere da parte sua un po mi intristisce dato che, pur non essendo minimamente paragonabili alla metodologia della camorra, il fatto che bisogna necessariamente conoscerla di persona (o essere presentati a lei)per essere assunti presso società della Regione Campania (SMA Campania spa in particolare) e in altre società più o meno pubbliche, non è comunque sinonimo di grande “professionalità” e in un certo senso, pur ribadendo che nulla hanno a che fare con il metodo mafioso, sono metodi di malcostume che poco si rispecchiano in una personalità come la sua sempre così in vista quando si parla di lotta alle mafie.

    DISTINTI SALUTI.

    Gerardo De Caro

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