Vietri Sul Mare: il direttore Rita Occidente Lupo “Donne senza fiction”

Un’altra serata densa d’imput culturali, tra linguaggi verbali e non verbali. Il secondo appuntamento della kermesse “Il lato oscuro delle donne”, condotto dal direttore del nostro quotidiano Rita Occidente Lupo, organizzato dall’Amministrazione comunale di Vietri Sul Mare, assessorato alla cultura retto da Antonietta Raimondi, con la fattiva collaborazione del Cpt con Tonia Willburger, ha registrato una scaletta densa d’artisti. Ampio ventaglio di liriche in lingua ed in vernacolo, alternate da musica e canti.  Da Giustina Laurenzi col documentario “Donne di un altro mondo” realizzato con la collaborazione di Lucia Senese, sull’esperienza delle detenute recluse nel carcere di Fuorni, alla pizzica della compagnia Daltrocanto. Dopo il preludio Gospel del coro Daltrocanto, diretto da Patrizia Bruno, l’omaggio ad Annamaria Ortese, da parte di Anna Santonicola, con un filmato su un’autorevole firma saggistica, che pagò con la vita la sua autenticità. Dalle artiste Maria Rivetti soprano, Patrizia Bruno pianista, ad Altri Orizzonti e Hobos factory con Anna Nisivoccia e Dario Renda, l’accattivante monologo della Nisivoccia: un momento clou sulla violenza subita dalle donne nella propria sessualità. Le liriche di Concetta Onesti, Silvia Santillo, Lucia Bisotti, ben si son incastonate tra le armoniche opere artistiche di Michelangelo Angrisani, Teresa Bisogno, Assunta  e Margherita D’Amato, Adriana Ferri, Ida Mainenti, Teresa Ragone, Santa Rossi, Teresa Salsano, Angelo Spatuzzi, Elia Tamigi. Un particolare ringraziamento anche a Teresa Salsano, autrice della ballerina sulla brochure d’invito ed alla grafica Stefania Amos. L’addobbo floreale del palco, in questa seconda serata ancora a cura di Paradise di Vietri Sul Mare, come il gadget in ceramica vietrese,  dell’artista Cuccurullo. Il trio Marino Cogliani al mandolino e chitarra, Maurizio Cuomo chitarra e Mimma Virtuoso voce, applaudito per la rivisitazione d’un repertorio partenopeo, che ha ben retto il confronto anche con le altre espressioni musicali della serata. Infatti, l’Happy Day finale, congedo Daltrocanto, ha voluto incisivizzare come l’intera serata si sia mossa in una integrazione delle diverse espressioni artistiche, sotto il comune denominatore d’una attenzione all’universo femminile, spesso minato dalla violenza. Appuntamento alla serata conclusiva, sul rischio tumori, per un forum ed un dibattito con esperti!