Balbuzie, no problem!

di Rita Occidente Lupo

La balbuzie? Non più un problema! Infatti, i tanti casi che nel mondo affliggono ad ogni età, oggi possono sorridere alla sicurezza dialogica, come s’evince da un’ampia ricerca condotta da un istituto scientifico milanese. Nel nostro Paese,  il 2-4% della popolazione, oltre un milione e mezzo di casi , ogni giorno fa i conti con l’imbarazzo e la timidezza. In un libro, la spiegazione di come le origini di tale problema, affondino le radici non nella psiche, bensì nel campo neurologico. È il cervello che, quando il paziente tenta di articolare una parola, determina il blocco totale o parziale della laringe, con la chiusura delle corde vocali. Così l’aria non passa e il flusso verbale si inceppa. Con speciali esercizi fisiologici si può imparare a ingannare il cervello. In questo modo le corde vocali si aprono, l’aria passa e la frase riesce senza intoppi. Bastano 17 incontri in 2 mesi. Quando si guarisce, il cervello deve riprogrammarsi, per cui occorrono degl’incontri per ripartire come da zero. Gl’inevitabili problemi conseguenti alla balbuzie, partono dalla carenza d’autostima, per sfociare nella incapacità d’una corretta relazione anche tra coetanei. Spesso, l’isolamento finisce per costituire una cortina più o meno comoda per il balbuziente, anche quando il problema non è molto evidente,