Regione: operazione Chernobyl, Pica scrive a Romano

La preoccupazione dei cittadini di alcuni Comuni del comprensorio Vallo di Diano, in merito alla quantità ed alle tipologie di rifiuti speciali seppelliti in alcuni terreni, nella piana del Diano, hanno spinto il Consigliere regionale Donato Pica ad interessare della vicenda l’Assessore all’Ambiente della regione Campania, Giovanni Romano. Nella giornata di ieri il Consigliere Pica ha depositato la richiesta di attivazione di un tavolo tecnico per affrontare l’emergenza. “I recenti fatti, relativi all’inchiesta condotta dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere denominata “Chernobyl”, confermano la presenza di rifiuti pericolosi per la salute sversati in alcune aree ricomprese nei Comuni di San Rufo, San Pietro al Tanagro, Sant’Arsenio e Teggiano in Provincia di Salerno – scrive Pica nella missiva – tale circostanza sta causando molta preoccupazione nelle popolazioni interessate che temono conseguenze dannose per la tutela dell’ambiente e per la possibile insorgenza di gravi patologie. Le necessarie operazioni di bonifica e di messa in sicurezza andrebbero stabilite e quantificate nel più breve tempo possibile, ma restano da definire procedure e competenze sia per le note carenze di risorse finanziarie che per il carattere privatistico dei terreni contaminati. Attesa la delicatezza della situazione venutasi a creare, Le chiedo di verificare la possibilità d’istituire un tavolo tecnico di confronto con i Sindaci dei Comuni sopracitati” conclude Pica.

Un pensiero su “Regione: operazione Chernobyl, Pica scrive a Romano

  1. Cara Direttrice,
    alcuni anni fa insieme a d Alex Zanotelli e gli amici del Comitato “Allarme rifiuti tossici” avemmo un incontro alla Regione Campania proprio su questo problema.
    In quell’occasione chiedono all’Assessore all’Ambiente di turno (chiedo scusa se non ricordo il nome!) di fare qualcosa per fermare il traffico di rifiuti tossici dal Nord Italia alla nostra Regione.
    L’assessore disse che non poteva fare nulla e declinò ogni responsabilità. Questo fatto mi ha convinto sempre di più della complicità delle Istituzioni in questo losco affare.
    Come sempre gli interessi delle imprese prevalgono sugli interessi generali della Comunità.
    Non è casuale che sia l’Italia che l’Europa non si decidono ad approntare una legge sulla Responsabilità civile delle Imprese.E oggi che Stato, Regioni e Comuni devono fare i conti con i problemi di cassa (anche per la gravità di questa ennesima crisi economica, il rischio per la salvaguardia della salute e dell’ambiente è ancora maggiore per il modo come si portano avanti le privatizzazioni dei territori e di servizi pubblici quali la gestione dei rifiuti ecc.
    Proprio per questo necessita un ripensamento generale delle politiche economiche e delle relative compatibilità rispetto alle problematiche ambientali, della salute e della tutela dei contesti territoriali.
    Onofrio Infantile
    Salerno 9 novembre 2011

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