Salerno: Cgil, presidio lavoratori vigilanza e portierato all’Asl

Presidio della FILCAMS CGIL e dei lavoratori di vigilanza e portierato giovedì 3 novembre ore 10,00 presso l’ASL a Via Nizza, per ribadire la forte preoccupazione in merito alla nuova gara di appalto bandita dall’ASL per i servizi di Vigilanza Armata e Portierato nell’ambito dell’intera ASL salernitana, che nella sua formulazione rischia di lasciare “in mezzo alla strada” decine e decine di lavoratori. Nel capitolato di questa gara, infatti, non è esplicitata alcuna clausola di salvaguardia per il reimpiego del personale attualmente in forza sul medesimo appalto, a differenza di quanto invece contemplato nelle altre gare bandite per gli stessi ambiti (mense, pulizie ed ausiliariato), con una ulteriore complicazione di merito: oltre al mancato esplicito riferimento all’obbligo per la ditta aggiudicataria di assumere il personale dalla ditta uscente, per quanto concerne il servizio di portierato non c’è nemmeno un particolare e specifico CCNL cui far riferimento per obbligare all’applicazione del cambio di appalto.La FILCAMS CGIL di Salerno ha già provveduto ad inviare una nota all’ASL per avere chiarimenti ufficiali sul perché per le altre gare la clausola di salvaguardia sia stata messa nero su bianco, mentre per Portierato e Vigilanza Armata ciò non è avvenuto, e in più è necessario sapere quale CCNL considerare per il servizio di Portierato. Anche in virtù del fatto che il generico obbligo all’applicazione integrale del CCNL implicherebbe la salvaguardia occupazionale solo se si facesse riferimento al Multiservizi. Ovviamente, nel caso in cui la risposta ufficiale dell’ASL non fosse esaustiva, provvederemo immediatamente a chiedere l’annullamento del bando di gara. Vogliamo inoltre rimarcare che non sarebbe ulteriormente accettabile, e non tollereremo, il ripetersi anche con le nuove gare di situazioni quali quelle che si stanno verificando in alcuni casi in cui i lavoratori sono arrivati a non percepire lo stipendio anche per 12 mesi! Infatti, ferma restando la nostra possibilità di intervenire presso l’Ente Appaltante per sensibilizzare ad un puntuale saldo delle fatture, la mancata correntezza dei pagamenti non può essere in alcun modo invocata a giustificazione della mancata erogazione delle spettanze ai lavoratori, dal momento che il rispetto del Contratto Collettivo passa anche per questa “clausola”, rispetto alla quale non possono mancare garanzie anche da parte dell’ASL. Siamo da tempo convinti che per mettere ordine e chiarezza nel complesso mondo degli appalti in ambito sanitario sia necessaria una seria e trasparente terziarizzazione, capace di tutelare tanto i lavoratori quanto i cittadini-utenti del servizio sanità nella provincia.