Salerno: Cgil, giovani contro precarietà

Domani, i “Giovani NON+ Disposti a tutto” della CGIL di Salerno insieme ai giovani del Coordinamento Universitario LINK, saranno presenti nel piazzale antistante il Cinema Medusa a Salerno (zona Stadio Arechi) dalle ore 20 per il lancio della nuova campagna nazionale sulla precarietà. Verranno distribuiti volanti e adesivi su diversi temi: precarietà, ammortizzatori sociali, cultura, trasporti, diritto allo studio. La presenza di oltre 5 milioni di precari e 2 milioni di giovani che non trovano lavoro costituisce una vera e propria emergenza sociale che la crisi economica ha ulteriormente aggravato.“Innanzitutto occorre liberare le nuove generazioni dal ricatto di chi le costringe ad essere disposte a tutto pur di lavorare, anche a condizioni indecenti: ciò significa contrastare la disoccupazione giovanile e il lavoro sommerso creando un sistema di tutele e servizi per i giovani in cerca di prima occupazione. Bisogna mettere fine alla giungla di contratti truffa (stage, tirocini, voucher). Ad un lavoro stabile deve corrispondere un contratto stabile. La stabilità è infatti garanzia di libertà e consente di esercitare nel proprio lavoro maggiore professionalità e autonomia”, dichiara Antonio Capezzuto, responsabile provinciale dei GIOVANI CGIL. E’ insopportabile che ormai l’80% delle nuove assunzioni avvenga attraverso forme di lavoro precario; questo è indice di una bassa qualità del sistema produttivo, ma soprattutto è la dimostrazione che il lavoro viene ormai considerato solo come un fattore di costo. Meno costa e meglio è, e meno costa e più facile diventa liberarsene. Deve invece costare di più perché scarica sulle persone e sulla collettività rischi e oneri maggiori. Nelle pubbliche amministrazioni, nella scuola e nell’università, devono essere sbloccate le assunzioni, per inserire i tanti precari che in questi anni hanno tenuto in piedi e qualificato i servizi pubblici. “Infine a parità di lavoro devono corrispondere pari condizioni: i diritti fondamentali devono essere estesi a tutti e difesi dagli effetti dell’art. 8 dell’ultima manovra economica che invece consente deroghe a seconda del posto di lavoro e della condizione in cui ci si trova”. Dopo la manifestazione del 15 ottobre, dichiara Capezzuto: “Non possiamo consentire che sia scippata alla nostra generazione la possibilità di manifestare e che passi nuovamente un messaggio di rassegnazione. Per questo abbiamo l’esigenza di costruire uno sbocco in termini di proposta e di iniziativa che raccolga la voglia di partecipazione, che rimetta al  centro i temi che hanno animato la mobilitazione. La nostra forza è nelle proposte! Il nostro fine è quello  di restituire senso e dignità politica ai giovani italiani, che sabato a Roma, sono stati il vero bersaglio finale di una frangia di violenti, che nulla ha a che fare con noi, e che ha deciso di praticare una violenza irresponsabile, isolata, unilaterale e disgregante”.

Giovani non + disposti a tutto CGIL Salerno