Salvare l’Italia?

di Rita Occidente Lupo

Non così si salva il Paese! Intingendo nella contestazione violenta, nel teppismo senza frontiere, la protesta per uno status socialis che non soddisfa alcuno. Ieri, il corteo serpeggiante in Capitale, nell’I-Day, ‘Giornata della rabbia’ contro la finanza e le politiche economiche. Da Piazza della Repubblica, sotto  lo striscione ‘La passione politica non ha prezzo, per tutto il resto c’é Berluscard‘, centinaia di volti da 80 province italiane. La violenza, quella che lastrica anche le manifestazioni più pacifiche, ha dato il meglio di sé. Di qui la devastazione: deviazione inevitabile del traffico, vetrine rotte, rabbia…indignata! Lo slogan ‘United for Global Change‘, a raccolta per gl’ Indignati di quasi mille città del mondo, che già nei giorni scorsi avevano  preso di mira anche la Banca d’Italia e lo stesso Draghi, prossimo presidente della Bce. Giovanni a caccia di giustizia, d’ideali concreti, di promesse non regalate al vento! Il lungo serpentone, che ha attraversato la città capitolina, ha raggiunto punte aggressive, degenerando come già in passato lo stesso G7 aveva esecrato. Abiti  neri, maschere bianche, giustizieri d’un ingiusto presente…al di là del serrato servizio approntato dalle Forze dell’Ordine, episodi di colluttazione. Perché ogni corteo, ogni protesta, debba assumere il colore della violenza, degenerando dalle sue “virtuose” intenzioni, interroga la psicologia sociale, di massa, quella cioè, che fa comprendere che quando la tensione raggiunge il clou, lievitano anche i pii propositi pacifisti. Così, anche motivazioni nobili, restano affisse solo al palo di animose proteste!

Un pensiero su “Salvare l’Italia?

  1. Quanta tristezza, quanta sofferenza, piange addolorato anche Gesù Cristo su Internet, vedasi: http://www.gabrielearcangelo.it
    in quanto ancora non viene seguito insieme al Suo e nostro Buon Papà Celeste con l’ ausilio costante delle Sante preghiere della Beata Vergine Maria e i Suoi Arcangeli e Angeli.
    Se non ci decidiamo a lasciare la superbia a favore della semplicità e dell’ umiltà, continueremo a consegnare i nostri figli ad un inutille martirio.
    L’ essere è il soggetto su cui necessariamente occorre soffermarsi, come ha affermato anche il prof.re G.Lembo l’ altro giorno.
    Chi legge nell’ animo dell’ essere se non Colui che lo ha creato?
    Se la mente, quindi la ragione, sede ambita di Satana, e il Cuore sede, purtroppo ancora trascurata, della SS. Trinità, alimentando
    il Cuore con il Suo dovuto e unico alimento Che si trova nella Comunione Trinitaria e armando i giovani con il Santo Rosario e il VANGELO, si sarebbe evitato un ulteriore scempio e si eviteranno scempi futuri.
    Questo è quanto sta svelando San Gabriele Arcangelo Messaggero dello Spirito Santo, oggi, alle Soglie del Terzo Millennio.
    Raccolta in costante preghiera, vi saluta cordialmente una mamma.
    Dio vi benedica e ci benedica tutti.
    Santa Domenica.
    marialuisa.cavaliere@libero.it

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