Conosciamo i Balega (Congo Rd): Kimbilikiti (6) 4. Ashila Awali

Padre Oliviero Ferro

Tornati nella foresta, gli anziani impartiscono ai batende, i cosiddetti ashila awali, ovvero i consigli speciali. “Ciascun mutende che completa l’iniziazione deve cercarsi una ragazza matura che non sia però del suo villaggio, con la quale farà l’atto coniugale per mostrare appunto che è un uomo fatto”. Tutte le ragazze non attendono altro e sono orgogliose di unirsi a uno che è stato al lutende e che ha superato l’iniziazione. Deve essere comunque per una sola volta, poiché c’è la convinzione che se andasse una seconda volta o usasse di una ragazza diversa, quel tal ragazzo diventerebbe lebbroso. Dopo essersi lasciati, per quel giorno ragazzo e ragazza non devono più vedersi “ciascuno deve scegliersi la sua e non ha importanza se sia vergine o meno”. Come si può immaginare, i ragazzi si comunicano le loro esperienze e quale ragazza hanno scelto per togliere l’ashila, il tabù del kimbilikiti; ciò avviene anche perché la medesima ragazza non sia usata da più batende, ma da uno solo. Il tempo utile per tale esperienza è di un mese, dal giorno che si è lasciata definitivamente la foresta. Ciò non vuol dire che si abbia il permesso di “intendersela” con altre ragazze, tutt’altro. “La seconda ragazza che userai sarà tua moglie”. Anche uno che è già sposato e che comunque ha partecipato all’iniziazione, non potrà frequentare sua moglie, se non dopo essere stato a togliere l’ashila con un’altra ragazza”. Usando di tale ragazza, il mutende non deve “lasciare tracce”, cioè non deve farla rimanere incinta: si informeranno bene sul corso delle mestruazioni e non la useranno se tre giorni prima del mestruo o prima dei cinque giorni dopo il mestruo. Qualora poi una ragazza usata per togliere l’ashila dovesse restare incinta, il ragazzo che ne è stato la causa non la potrà mai sposare e suo padre dovrà versare al padre della ragazza una indennità.