Un Salerno Calcio poco spettacolare, ma tremendamente concreto

Maurizio Grillo

Arriva la prima vittoria in trasferta e, contemporaneamente, il primo posto in classifica. Anche se solo momentaneamente in attesa della gara che il Monterotondo giocherà in casa col Palestrina. Aria di vetta, quella che spetterebbe di diritto ad una squadra costruita per vincere e che, di riffe o di raffe, lo sta facendo anche se il bel gioco continua ancora a latitare. A dire il vero, nella gara di Villacidro, qualcosa in più sotto il profilo tattico si è visto, ma bisogna comunque tenere conto che si è giocato contro una squadra molto modesta. Resta qualche problema per quanto riguarda i calci da fermo che subiamo, sempre  a rischio gol, ai quali Perrone non è riuscito a trovare rimedio, così come non bisogna trascurare sotto il profilo psicologico che questa squadra quando si trova in discesa, viaggia col freno a mano tirato. Anche contro il Sant’Elia sul 2-0 a favore ha rischiato con quel gol subìto, conseguenza della solita distrazione difensiva, di riaprire una partita ormai senza storia. E meno male che quel ragazzo ingenuo c’ha messo subito la “mano”, evitando così le solite preoccupazioni da zona Cesarini. Questa squadra ricorda un po’ per certi versi quella della Salernitana di Agostinelli, poco spettacolare, ma tremendamente concreta. Finchè si vince, Perrone è in una botte di ferro, anche se le critiche sul suo operato non mancano. E’ bene che lo stesso allenatore tenga conto di questo. Salerno è una piazza che dà tanto, ma non perdona se si commettono sbagli. Oggi la critica all’allenatore è un semplice pourparler, non lo sarà altrettanto se non dovessero giungere più i risultati. Ecco perché le vittorie dovranno essere più convincenti, passare attraverso il bel gioco, altrimenti… il pensiero ritorna pericolosamente ad Agostinelli. Perrone è avvertito. Questa squadra può dare di più. Lo ha detto lo stesso trainer al termine della gara. Oggi si è avuta la dimostrazione che anche gli under non sono così “scarsi” come qualcuno crede. Il trainer del Salerno ha detto una cosa giusta. I ragazzi devono avere più personalità e giocare il pallone affidandolo al compagno meglio piazzato, senza subìre l’influenza di alcuni senior, di quelli “dalla a me che faccio tutto io”. Piciollo & compagni oggi hanno avuto modo di esprimersi al meglio, causa alcune defezioni forzate. Che lo facciano anche quando rientreranno tutti gli “anziani” del gruppo. Se il mix si rivelerà quello giusto, il successo finale non potrà mancare.