Riceviamo e Pubblichiamo: emergenza educativa…

Emergenza educativa e agenzie educative:  quali azioni da porre in essere nelle autonomie dei propri campi di impegno specifici, quali possibili convergenze, alleanze e sinergie sono possibili per rispondere alla sfida educativa propria dell’epoca contemporanea. Ispirazione: Tratto dalla prefazione del libro rapporto/proposta “La Sfida educativa” Ed. Laterza 2009In ogni epoca l’educazione delle nuove generazioni ha rappresentato per  ciascun gruppo umano un compito fondamentale, a cui dedicare attenzione, risorse energie, dando vita a regole, percorsi, usanze e anche a riti formativi. Nel nostro tempo però, almeno in occidente, l’educazione è diventata, in maniera nuova, problema: nodo, cioè, che sembra ogni giorno più difficile affrontare, un territorio assai  cambiato quasi sconosciuto. Sono divenuti più incerti e problematici i rapporti tra generazioni, in particolare riguardo la trasmissione dei modelli di comportamento e di vita, tanto da parlare di frattura tra generazioni. Appaiono ridotte e precarie le possibilità di una autentica formazione della persona, che comporti una buona capacità di orientarsi alla vita, di trovarvi significati e motivi di impegno e di fiducia, rapportandosi agli altri in maniera costruttiva non smarrendosi davanti alle difficoltà e alle contraddizioni. Per le società del passato l’educazione era un compito largamente condiviso, sembrava scontato che una generazione dovesse farsi carico dell’educazione dei nuovi venuti. Oggi invece constatiamo la dissoluzione di questo automatismo: la differenziazione sociale e il crescente individualismo hanno ampliato la capacità di scelta delle persone.[…] la  società( sembra)  ha abdicato al suo compito educativo. In nome di una sterile neutralità ha abbandonato i giovani alla solitudine, sempre più in balia della violenza e della volgarità e sempre più incapaci di venire a capo della loro vita.Gli adulti, essi stessi disorientati e affaticati, sembrano assistere impotenti al malessere dei propri figli, timorosi di esercitare il proprio impegno educativo; quanto a coloro che hanno il coraggio di farlo, essi ottengono spesso risultati deludenti.  Di qui la crescente sfiducia che si riscontra un po’ ovunque nella stessa possibilità di educare