Battuto anche l’Arzachena, ma che sofferenza per il Salerno Calcio

                  Maurizio Grillo

Ah, se non ci fosse Mounard. Il Salerno Calcio trova la terza vittoria consecutiva su tre gare casalinghe disputate grazie all’ennesima prodezza del fantasista francese, capace di regalare i tre punti alla propria squadra con una prodezza da antologia. L’undici di Perone ha sofferto non poco contro l’Arzachena, considerata dagli addetti ai lavori la compagine sarda meglio attrezzata del girone. Ed in effetti la squadra di Perra ha dimostrato una buona organizzazione tattica alla quale ha fatto da contraltare una scarsa coesione tra i reparti mostrata dalla truppa di Perrone che, condizionata da una condizione fisica ancora non ottimale, si è aggrappata all’estro dei suoi uomini migliori. I gol messi a segno sono stati frutto di azioni personali eseguite dai singoli e non di un gioco corale. Sicuramente sarà difficile vedere una buona qualità della manovra in serie D, ma è quantomeno auspicabile da parte di calciatori che hanno calcato palcoscenici molto più importanti (Giubilato, Montervino, Caputo, Mounard e Biancolino giusto per fare qualche nome) vedere azioni di gioco congeniate in maniera migliore. I blaugrana non hanno saputo sfruttare la presenza in campo del tridente delle meraviglie (Caputo-Biancolino-Mounard) per il cui inserimento nell’undici titolare si è reso necessario l’avvicendamento tra i pali tra Iannarilli e Sestito. Proprio Sestito ha notevoli responsabilità sulla rete messa a segno dall’Arzachena (primo gol subito in casa dal Salerno) per un maldestra uscita sugli sviluppi di calcio d’angolo anche se Biancolino nel post partita ha ammesso d’aver leggermente sfiorato la palla quasi a voler giustificare l’errore del giovane estremo difensore scuola Brescia. Il portierino blaugrana ha poi riscattato parzialmente il grave errore commesso con un paio di parate decisive che non gli hanno consentito, comunque, di ricevere un voto sufficiente in pagella. La gara di quest’oggi è stata nel complesso  poco godibile a causa di un arbitraggio che, per certi versi, ha ricordato quello scriteriato di Rocchi ieri sera tra Inter e Napoli. Il signor Doronzo di Barletta si è meritato un voto largamente insufficiente rendendosi protagonista di decisioni a dir poco discutibile come i due rossi inflitti a Montervino e Mounard che avrebbero potuto far prendere alla gara una piega completamente diversa. Ed invece il Salerno Calcio è riuscito lo stesso a portare a casa tre punti importanti che gli consentono di restare in scia alla capolista Monterotondo, ma che non fugano i dubbi sulla bontà dell’organizzazione di gioco espressa dalla compagine salernitana e sulle scelte per gli under da mandare in campo. Troppe volte si è ricorsi al lancio lungo per imbastire le trame di gioco, mentre sarebbe stato più corretto utilizzare un gioco palla terra viste le grandi individualità e le numerose frecce nell’arco.  La regola degli under rappresenta, poi, il vero grattacapo per Perrone. Oggi,  su esplicita richiesta della dirigenza per schierare gli over in attacco, Perrone ha schierato in campo Sestito a rischio e pericolo di dover poi effettuare due sostituzioni in caso di infortunio per il portiere, una che mandasse in campo Iannarilli ed un’altra per schierare un altro under di movimento in campo. Proprio per questo motivo la società si è messa all’opera e già alla ripresa degli allenamenti Perrone potrà contare su un nuovo portiere under: Danilo Turco, classe ‘92, proveniente dal Pietrantonio. Indipendentemente dalle scelte dell’allenatore, questa è una squadra che deve puntare senza mezzi termini al salto di categoria e, per poter conseguire tale obiettivo anche con un certo anticipo in maniera tale da programmare con calma anche la prossima stagione così come nelle intenzione manifestate da Montervino quando è stato intercettato da alcuni addetti ai lavori fuori dallo stadio, sarà necessario aumentare ulteriormente il ritmo di marcia iniziando a raccogliere vittorie anche in campo esterno. L’occasione giusta per aprire un ciclo di successi fuori dalle mura amiche può essere, pertanto, rappresentata dal prossimo incontro contro il fanalino di coda Progetto Sant’Elia, match per il quale potrebbero esserci limitazioni per la tifoseria blaugrana a causa della scarsa capienza (300 posti) dell’impianto della compagine sarda.