Salerno: Ept, Pizzoirno sul Cilento

Vi sono momenti nella vita dei territori che favoriscono la presa di coscienza di un’identità possibile e rafforzano le prospettive delle comunità. Sono occasioni non previste, attraverso le quali l’immagine e la storia dei luoghi, le radici e le vocazioni dei popoli entrano con forza nel circuito mediatico. Due tra i periodici turistici più qualificati del villaggio globale, “VIA Airport Journale” di Graz in Austria e l’australiana “Lonely Planet”, si sono occupati in questo ultimo periodo rispettivamente, del Cilento e della Costa d’Amalfi, con reportage attenti alla cultura e alle offerte di quei paesi che costituiscono la punta di diamante del nostro patrimonio paesaggistico e culturale. Il Cilento è stato definito come “il luogo dove pittoreschi paesini montani incontrano spiagge da cartolina” e la Costa d’Amalfi ha assunto la funzione simbolica di un’area complessa e preziosa nella quale arte e cultura attivano, in uno scenario incomparabile, una funzione di laboratorio antropologicamente e socialmente attivo, in grado di fungere da attrattore di flussi crescenti. In entrambi i servizi, sostenuti da supporti fotografici perfettamente integrati nel racconto narrativo dei luoghi, sono state evidenziate le connessioni di storiche vocazioni turistiche con nuove attitudini legate all’auto-rappresentazione delle tradizioni locali. Un terreno, questo, sul quale occorre lavorare con rinnovato impegno per trasformare una ricchezza naturale in opportunità permanente, vecchie professioni e antichi mestieri in attività da rimodulare e rilanciare. Il discorso coinvolge le categorie produttive, le istituzioni e le professioni intellettuali, perché non può esistere attività formativa se non in uno sforzo sinergico tra fervore di base e programmazione mirata e intelligente dello sviluppo.