Sputtanapoli

Angelo Cennamo

La fine del berlusconismo non tarderà ad arrivare : se lo dicono e lo scrivono tutti, sarà davvero così. La legislatura, d’altrocanto, sta avviandosi mestamente verso la sua conclusione, senza particolari sussulti che non siano di matrice cospiratoria, e con scenari ancora tutti da decifrare in ordine alle sorti del govreno. Staremo a vedere. Tuttavia l’idea che il presidente del consiglio debba gettare la spugna, come si invoca da più parti, perchè un’anomala operazione di spionaggio abbia portato alla pubblicazione di migliaia di intercettazioni dove si riscostruiscono nei dettagli i suoi vizi privati, le sue manie e le sue debolezze, ci lascia alquanto perplessi e disorientati. Berlusconi va sì giudicato e criticato, anche aspramente, ma per i suoi fallimenti politici ( per non aver saputo mantenere le promesse sulla riduzione delle tasse e sul ridimensionamento della spesa pubblica, per le liberalizzazioni mancate e per la troppa burocrazia che ancora soffoca ed ostacola le imprese), non già per il giovanilismo imprudente e per quella gaia condizione umana che lo ha spinto ad esporsi al pubblico ludibrio con eccessiva disinvoltura e con una superficialità prossima alla follia. Sul Corriere della sera, La Repubblica, ed altri quotidiani prestigiosi, abbondano, in questi giorni, i dialoghi tra il Cavaliere e Giampaolo Tarantini, uno dei protagonisti delle cene allegre di Arcore e presunto dispensatore di piaceri carnali. Ma anche l’uomo chiave dell’inchiesta che ha condotto al processo mezza giunta pugliese per fatti (diversamente) penalmente rilevanti. Le intercettazioni gettate in pasto all’opinione pubblica sono discorsi rubati a due inguaribili edonisti, fatti di frasi più o meno scurrili ed anche un pò squallide, se proferite da una persona anziana come il premier. Pagine e pagine di vaniloqui dalle quali i lettori, quelli più morbosi ed attenti al gossip, hanno scoperto un mondo patinato dove è il sesso a dominare ogni cosa e dove ciascuno dei protagonisti approfitta dell’altro per procurarsi dei vantaggi : conoscenze altolocate, partecipazioni a fiction tv, consulenze prestigiose e prestiti da capogiro. Il fango messo nel ventilatore schizza ovunque : sull’onorabilità di pseudo attrici, sulla rispettabilità di  manager collaudati, sulla credibilità di capistruttura televisivi. Ma finisce per sporcare soprattutto il capo del governo, trasformandolo in una sorta di pubedipendente, in uno statista “a tempo perso” ossessionato dall’orgasmo e dalla virilità senza tempo. E allora la spallata, tanto agognata dalla sinistra, la stessa che oggiAggiungi un appuntamento per oggi si sta riorganizzando secondo schemi vetero-ulivistici con Vendola e Di Pietro, sembra vicina. Manca solo la rifinitura finale, il colpo di grazia, che sarebbe arrivato certamente da Napoli se il Gip Amelia Primavera non avesse dichiarato la procura guidata da Giandomenico Lepore territorialmente incompetente a seguire le indagini. La magistratura vesuviana, infatti, stava per riuscire in un’impresa straordinaria, in un capolavoro di diritto all’italiana che nemmeno i pm di Milano in tanti anni di indagini sono  riusciti a realizzare per stroncare la carriera politica del premier. Quello, cioè, di affossare il cavaliere difendendolo come persona offesa. Geniale! I pm partenopei prima hanno proceduto all’arresto dell’estorsore Tarantini e solo successivamente hanno chiesto, anzi preteso di sentire la vittima Berlusconi lanciandogli addirittura un ultimatum. La vicenda, come si è visto, stava assumendo contorni grotteschi e i suoi protagonisti, tutti, sembrano usciti da una commedia di Scarpetta o di De Filippo : Giampy, Silvio e a’malafemmena. Ma a Napoli, stavolta, non si terrà l’ultimo ciak.        

 

 

 

12 pensieri su “Sputtanapoli

  1. una vera e propria sindrome di stoccolma, la tua, insieme a quella dell’abbandono ti portano ad una strana consapevolezza circa le responsabilità della fine di berlusconi. purtroppo io non sono per niente concorde con quanto dici. per prima cosa non credo che sia la fine del berlusconismo, se mai sarà la fine di berlusconi, il quale è stato per molti aspetti un continuum del craxismo. come non credo che berlusconi cada, se cadrà -è come liberarsi di una piattola ci vogliono seri internventi sanitari- non sarà certo per questi sandali da cafè chantal e per il suo ostentato priapismo artificiale. e no, troppo semplice, sarebbe quasi una cosa regolare, normale, mettere fuori gioco una persona di una certa età sospettata di andare a letto con le minorenni e vantarsene, per queste cosa qua gli elettori del centrodestra lo hanno già perdonado, per loro sono solo colore, birbonate boccacesche di un simpatico anzianotto meneghino miliardario. e come non cadrà perchè ha cercato, e sta cercando in tutte le maniere di farsi gli affari propri, sia a livello industriale che a livello privato con leggi, leggine, a volte corte, altre lunghe e altre medie, pro domo sua. anche di queste cose è stato perdonato e “capito” e “sostenuto dai suoi eletori. mi dispiace per te se cadrà, ed è difficilissimo, purtroppo, lo farà perchè sta portando alla rovina un’intera nazione, la settima potenza mondiale, con le sue ridicolaggini e poca serietà, la burla, quella vera, sarà che oltre a pagare un conto sanissimo gli italiani, per colpa di un puttaniere, dovranno ricostruirsi una credibilità e affidabilità ormai buttata a vento, forse tu non lo sai, forse viaggi poco, ma sono quasi dieci anni che a me mi prendono per il fondelli quando mi affaccio fuori dai confini nazionali.
    alla fine di questa vicenda a me basterebbe che fossero cacciati una volta per tutte tutti quei finti moralisti, perbenisti e integralisti di fede cristiano-cattolica i quali pur di far passare le poche idee oscurantiste e antilibertarie si sono alleati con il demonio. che Dio ce ne scampi una volte per tutte.
    stammi bene

  2. @cennamo:

    premetto di essere un lettore assolutamente pigro e pochissimo interessato quando si tratta dei guai giudiziari di Berlusconi: non ce la faccio, è più forte di me, spesso cambio canale oppure leggo mezzo articolo. E però, qualcosa sempre capto e quello che capto mi fa porre una domanda: ma può un uomo così “allegro” dedicarsi seriamente alla cosa pubblica? O meglio: considerato come è ridotto questo paese, è possibile che ancora di recente quest’uomo fosse così interessato a tutto tranne che a cercare di fare qualcosa di serio (magari tratto dalla lista dei fallimenti che hai elencato)?

  3. Ho scritto più volte che la manovra finanziaria del governo è un pessimo esempio di liberalismo, e che Berlusconi sta fallendo i suoi obiettivi perchè si è messo a governare come la sinistra. Tutto il resto non mi interessa e non mi indigna, ad eccezione di certe inchieste giudiziarie che, da osservatore della politica ma anche da avvocato, considero stupefacenti. E non aggiungo altro. La procura di Napoli ha indagato per settimane Berlusconi, spendendo l’ira di Dio in intercettazioni che raccontano solo i suoi gusti sessuali. I pm napoletani hanno prima proceduto all’arresto del presunto estorsore Tarantini e solo dopo hanno preteso di sentire la vittima. E’un fatto a dir poco singolare. Oggi scopriamo che tutta questa indagine è illegale perchè quella procura non è competente. Non solo. Non appena il Gip ha stabilito che la competenza è della procura di Roma, i magistrati partenopei, pur di trattenere le carte stanno pensando di indagare il premier per aver indotto Tarantini a dire il falso. E come mai non c’hanno pensato prima? Berlusconi non voleva farsi interrogare dai pm napoletani perchè considerava quell’incontro una trappola. Gli sviluppi della vicenda sembrano avallare la suopposizione del cavaliere. Michele Zecca si indigna e si vergogna quando va all’estero del fatto che Berlusconi ami le donne. Io mi indigno e mi vergogno di un Paese dove lo Stato di diritto è sempre un fatto opinabile.

    cennamo.angelo@tiscali.it

  4. @Angelo:

    beh, non direi proprio “come la sinistra”: la sinistra portò dei risultati importanti sia nella crescita, sia nel contenimento della spesa. In più, benché dilaniata al suo interno, in politica economica aveva una linea di cui si potrà dire di tutto, eccetto che non avesse a cuore rigore e, ripeto, crescita (quel centrosinistra non si sarebbe spinto -nel disastro in cui siamo- a fare quattro versioni della manovra, peraltro con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti). Quindi, dal mio punto di vista, sarebbe più corretto dire che Berlusconi stia governando “alla sua maniera”, che non è né di sinistra, né -nella mia modesta opinione- liberale.

    Sul resto, nella maniera in cui lo esponi (procura di Napoli, ecc.ecc.), sono assolutamente d’accordo.

    Ah, a me che il premier ami le donne, gli uomini o le zebre onestamente non interessa nulla. Quello che mi preoccupa, come dicevo prima, è che tutte queste attività “extraparlamentari” non hanno di certo contribuito a migliorare la sua “prestazione” come premier: a volte sembra che non abbiamo nessuno al timone di questo paese (non a caso la reazione di Confindustria di ieri)…

  5. angelo non travisare. per il resto sei libero di dire e pensare quello che ti pare. però non travisare è sbagliato.
    salutoni

  6. I fatti sono tre : 1) c’è un premier ossessionato dalle donne (malato?); 2) c’è un premier che governa diversamente da come aveva promesso ai suoi elettori ( forse per colpa di Tremonti, ma è un dettaglio); 3) c’è un premier accerchiato da una magistratura che sembra innamorata di certi teoremi. Il primo fatto non mi interessa, gli altri due mi preoccupano.

    cennamo.angelo@tiscali.it

  7. @Angelo:

    al fatto 1 non sono interessato minimamente.

    Il fatto 2 temo non riguardi il Tremonti di adesso ma il Berlusconi di 17 anni (ovviamente inframmezzati da Prodi): cosa abbia fatto di buono (e di liberale!) Berlusconi in tutti questi anni è, per un elettore di centrosinistra, un mistero. Mi piacerebbe sapere da un elettore di centrodestra quali sono i più grandi traguardi raggiunti (escludi però “ha evitato alla sinistra di andare al governo” perché si può dire che la cura sia stata ben peggiore del male. Anzi, come diceva il vicedirettore de ‘Il Fatto’ ieri sera, Silvio nel 1994 sarebbe andato anche col centrosinistra se ci fosse stato spazio in quell’area…); 🙂

    Il fatto 3 cosa ha di preoccupante? Lui non è uno stinco di santo e la magistratura fa il proprio mestiere. Che poi la magistratura possa sbagliare, beh, non ci sono dubbi. Ma che la magistratura da vent’anni e più sbagli sempre e faccia solo teoremi mi pare poco credibile. Anzi, nessuno, se non fosse stato colpevole, dalla posizione che occupa avrebbe provveduto a cancellare dei precisi reati: penso che le note assoluzioni con motivazione “il fatto non costituisce PIU’ reato” siano state tra le pagine più gravi della nostra storia democratica e la dicano lunghissima sul personaggio. Insomma, se è “accerchiato”, caro Angelo, in buona parte è perché probabilmente lo merita.

  8. In questi 17 anni Berlusconi ( che non sarebbe sceso in campo con la sinistra, come ha detto Travaglio per tratteggiarne il suo senso di opportunità – che pure non gli manca) ha inventato e consolidato il bipolarismo introducendo una sorta di presidenzialismo di fatto, ha fondato una destra ( pseudo) liberale che non esisteva prima di lui, ha riformato il mercato del lavoro, la scuola e l’università, tentato di riformare lo Stato con la modifica del Titolo V della costituzione ( bocciata al referendum) e impedito ai suoi avversari di fare peggio di lui. Fino ad oggi è stato, come dire, un talento inesploso. Mancano pochi mesi alla sua uscita di scena e, salvo miracoli, resterà inesploso.

  9. @Angelo:

    non ha inventato il bipolarismo: di fatto è una invenzione, che io sappia, di Segni e Occhetto. Non mi è mai parsa nemmeno una invenzione tanto riuscita, oltretutto, se si considera in che stato si è trovata a vivere la nostra società per 17 anni.

    La riforma del mercato del lavoro era già stata fatta, quella della scuola anche (e, a mio modesto parere, anche meglio di quella che diventò “la Moratti”). Quella dell’università, che io sappia, non è mai andata davvero in porto per mancanza di fondi.

    Il presidenzialismo a conti fatti non esiste e la Costituzione (io dico PURTROPPO) è stata modificata anche dal Centrosinistra (in una pagina di storia di rara bruttezza, proprio a riguardo del Titolo V).

    Quello che io mi chiedo è: tutte le liberalizzazioni e ammodernamenti dello Stato che si potevano fare in tutti questi anni (compresi gli ultimi 10, molto più densi di esperienze di centrodestra al governo), perché non si sono fatti? Io-elettore-di-centrodestra, al di là di tutte le chiacchiere sui magistrati, sul centrosinistra, sui nemici, su Fini, sugli UFO, sui media, sulla crisi, ecc.ecc., dopo 20 anni vorrei vedere dei risultati che vadano ben al di là di quelli che hai elencato!

    Ma non lo dico per prenderti in giro (me ne guardo bene). Lo dico perché vedo che tu pensi che da qualche parte ci sia ancora del talento e che questo sia rimasto inesploso: Angelo, questo talento ha avuto un sacco di tempo, modo e spazio per potersi esprimere. Per questo mi chiedo: ma siamo sicuri che non siete (voi elettori liberali) stati presi per il naso fin dall’inizio? Siete veramente sicuri che qualcuno volesse fare una qualche rivoluzione liberale?

  10. Segni: “Io con il referendum sono riuscito a realizzare meta’ delle cose che volevo. Volevo il passaggio istituzionale dalla prima alla seconda Repubblica e ci sono riuscito, in modo compiuto con l’ elezione dei sindaci e in modo incompiuto con con il sistema elettorale. Insomma, avevo la speranza che l’ Italia sarebbe diventata un Paese bipolare con due schieramenti elettorali moderni, una sinistra occidentale e democratica, e una destra liberaldemocratica. Volevo costruirla io questa alternativa liberaldemocratica, e ci ho provato con il Patto” ( http://archiviostorico.corriere.it/1994/aprile/07/Segni_con_lumbard_con_Occhetto_co_0_9404072574.shtml )

  11. Il referendum voluto da Segni ebbe certamente un ruolo determinante, ma il bipolarismo : “destra-sinistra”, anzi : “berlusconiani-antiberluconiani” lo ha incarnato e consolidato Berlusconi. C’è poco da dire. Le riforme Moratti e Gelmini sono, a mio avviso, ottime. La legge Biagi è stata varata dal Berlusconi bis. Lo stesso governo varò la modifica del Titolo V ( premierato forte, senato federale e riduzione dei parlamentari), ma fu bocciato da un refendum al quale, immagino, hai partecipato anche tu. Per il resto, hai ragione : poco altro. Ma dimentichi un aspetto fondamentale : dall’altra parte c’era e c’è il vuoto.

  12. @Angelo:

    in effetti, Segni voleva essere la destra liberale, ma è stato messo fuori gioco dall’appeal, chiamiamolo così, di Berlusconi. Magari era più liberale Segni…

    Il bipolarismo in sé, per come si è realizzato, mi pare un grande fallimento.

    La riforma Moratti non è migliore della riforma fatta in precedenza dal centrosinistra (Luigi Berlinguer e De Mauro). Il centrodestra, nella mia opinione, si è specializzato nel rifare (male) diverse delle cose fatte decentemente dalla sinistra (ti ricordo che la Biagi parte dalle interessanti premesse della Treu), quando proprio non le ha distrutte (es. riforma Bindi). La Gelmini, per carità, andrebbe lasciata nel tunnel coi suoi neutrini a pontificare sugli italiani che per primi avrebbero superato la velocità della luce. 🙂

    Non ricordo la riforma del Titolo V da parte del centrodestra ma, ripeto, ricordo con orrore la modifica del Titolo V da parte del centrosinistra. Devo dirti, però, che al referendum di cui parli, non ricordo di aver partecipato (non sempre ho fatto il mio dovere, specie alle regionali ed ai referendum).

    Ovviamente non mi trovi d’accordo con il vuoto del centrosinistra, ma capisco che per te è inaccettabile la possibilità che il centrosinistra abbia potuto fare qualcosa di buono. Ma è giusto così… 🙂

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