Sala Consilina: Fasano “No alla soppressione del tribunale”

 Evitare sia la soppressione che l’accorpamento del tribunale di Sala Consilina. Questa la richiesta del sen. Enzo Fasano al Ministro della Giustizia.  Nell’atto ispettivo che è stato presentato al Guardasigilli Francesco Nitto Palma, il senatore Fasano, su sollecitazione del presidente del patto territoriale di Bussento e Vallo di Diano, Giovanni Graziano, e del vicesindaco di Montesano sulla Marcellana, Giuseppe Rinaldi, chiede di valutare la posizione del Tribunale di Sala Consilina, in aderenza ai principi dettati dalla Legge 148/2011, quali l’estensione del territorio, il numero degli abitanti, i carichi di lavoro, la specificità territoriale del bacino di utenza, il tasso di impatto della criminalità organizzata. La bozza del piano di revisione della giustizia prevede la soppressione dei tribunali con meno di 15 magistrati in organico. Tra i 63 tribunali cosiddetti “minori” figura il tribunale di Sala Consilina che, unitamente agli uffici dei Giudici di pace di Sala Consilina, Polla e Sapri, rischia la soppressione. Alla base del “no” del sen. Fasano, una serie di motivazioni. Innanzitutto, il tribunale in questione serve un bacino di utenza di oltre centomila persone distribuite su un’area che include i comprensori del Vallo di Diano, Golfo di Policastro e Bassa Valle del Tanagro. Il tribunale occupa, pertanto, una posizione geografica strategica nell’amministrazione della giustizia, ricadendo in un crocevia territoriale tra la Campania, la Puglia e la Basilicata. Inoltre, l’eventuale soppressione del tribunale di Sala Consilina si andrebbe a unire al pari destino dei tribunali di Lagonegro, Castrovillari e Paola, portando a una situazione di totale assenza di presidi di amministrazione della giustizia in un raggio di quattrocento chilometri tra Salerno e Reggio Calabria. Infine, il tribunale ha raggiunto livelli di eccellenza in termini di esperienza, di qualità e di efficienza del servizio, come testimonia la recente introduzione del Processo Civile Telematico.Da qui l’interrogazione a risposta scritta indirizzata dal sen. Fasano al Ministro della Giustizia, e supportata dal consenso di importanti istituzioni locali.