Salerno: MoroInSummer Deidda Brothers guest Enrico Rava

In una cornice dalla rara suggestione, l’opportunità quasi unica di vederli insieme sullo stesso palcoscenico. I fratelli salernitani Alfonso, Dario e Sandro Deidda, uniti nella Salerno Liberty City Band incontrano il trombettista triestino Enrico Rava, vera pietra miliare del panorama jazzistico nazionale, per l’appuntamenti in jazz di MoroInSummer 2011, la rassegna musicale che quest’anno arricchisce l’offerta musicale in pieno centro a Salerno, organizzata dal Moro di Cava de’ Tirreni, con la direzione artistica di Gaetano Lambiase, patrocinata dal Comune di Salerno. Si annuncia un entusiasmante viaggio nel mondo del jazz quello di venerdì 2 settembre  al Lido La Conchiglia di Salerno per inedito incontro in jazz dedicato alla grande musica con il poeta dalla tromba Enrico Rava e i Deidda Brothers con la partecipazione del pianista Julian Oliver Mazzariello ed il batterista Amedeo Ariano. Enrico Rava, musicista rigoroso e strumentista raffinato, poeta della tromba è anche un sensibile ed abile compositore, amante del jazz, ma capace di suonare nei più disparati contesti e di fondere nel suo personalissimo stile influenze musicali molteplici, dalla musica sudamericana al funk, al rock. Da sempre impegnato nelle esperienze più diverse e più stimolanti, è apparso sulla scena jazzistica a metà degli anni sessanta, imponendosi rapidamente come uno dei più convincenti solisti del jazz europeo. La sua poetica immediatamente riconoscibile, la sonorità lirica sorretta da una stupefacente freschezza d’ispirazione rende la sua musica creativa e affascinante. Il “poeta della tromba”, flicornista e compositore Enrico Rava venerdì 2 settembre sul palcoscenico in riva al mare di Lungomare Tafuri interpreterà gli “standard”. reinventati secondo le sue nuove e originali trame. Il musicista è maestro in tutto ciò, basti pensare alle sue molteplici ed ogni volta diverse versioni di “My Funny Valentine” cavallo di battaglia dell’indimenticabile Chet Baker, ma anche di Miles Davis. Rava affronterà come fossero nuove composizioni gli standard che ama e che magicamente riprenderanno nuova vita. Per l’appuntamento musicale di venerdì 2 settembre a partire dalle ore 22,30 al fianco del grande trombettista del jazz Enrico Rava, i Deidda Brothers, Alfonso Deidda al pianoforte, Sandro Deidda al  Sax, Dario Deidda al Basso, musicisti citati dalla critica specialistica come i fautori della la New Orleans d’Italia a Salerno (per la vivacità della scena musicale e per l’alto numero di musicisti autoctoni dediti al jazz) ma anche  il “giovane” di maggior talento Julian Oliver Mazzariello al pianoforte, bambino prodigio del pianoforte sulle scene dall’età di 13 anni,  e  Amedeo Ariano,  componente della formazione di Nicky Nicolai e Stefano Di Battista, e parte anche del gruppo di Sergio Cammariere, considerato dal pubblico e dalla critica uno tra i migliori batteristi di jazz. La storia musicale di Enrico Rava è straordinaria: dalle avanguardie degli anni sessanta ai giorni nostri attraverso esperienze e percorsi diversi, sempre all’insegna del rigore e della ricerca, della serietà intellettuale. Un’altra sua qualità artistica è la capacità di saper valorizzare giovani talenti: musicisti di notevole valore tecnico ed espressivo che Rava avvicina al linguaggio afroamericano si attraverso la strada maestra degli standard, per la cura degli equilibri e delle dinamiche che, come quella delle sue composizioni più recenti per l’approfondimenti dell’improvvisazione e delle dinamiche espressive. Enrico Rava è il più internazionale dei jazzisti italiani, e New York ha sempre rivestito per lui un significato speciale. Rava arrivò a New York nel 1967 sulle tracce di Gato Barbieri e Steve Lacy, con cui aveva già suonato in Europa, e finì per rimanervi sei anni.  Sei anni durante i quali prese parte ai rivolgimenti musicali del periodo. Oggi riconosciuto come uno dei creatori della sensibilità improvvisativa europea e, più precisamente, «italiana», Rava ha forgiato la propria identità musicale a New York e il jazz americano è rimasto il suo primo amore nonché il suo termine di riferimento. Quando descrive lo spunto creativo alla base di «New York Days», album registrato a New York lo scorso anno, i nomi che Enrico cita sono quelli di Duke Ellington e Miles Davis; Duke per aver scritto musica «specificamente per singoli musicisti» e Miles «per non aver scritto molto!». Ad organizzare l’evento Gaetano Lambiase,  direttore artistico della rassegna organizzata dal Moro di Cava de’ Tirreni,  che quest’anno arricchisce l’offerta musicale in pieno centro a Salerno portando sul tratto della costa salernitana alcuni tra i massimi esponenti della musica jazz e latin jazz, musica salsa e tango. Con il patrocinio del Comune di Salerno che ha voluto sostenere anche per quest’anno l’attività della promozione della cultura musicale nelle sue varie espressioni, Gaetano Lambiase alla direzione artistica del Moro ha elaborato un programma molto ricco che per tutta l’estate proporrà concerti jazz di artisti internazionali e una serie di iniziative collaterali. Un’estate tutta da vivere, da gustare e da ballare. Grande risalto ai concerti jazz del venerdì, da sempre asse della rassegna, con ospiti di fama nazionale ed internazionale, arricchiti dagli appuntamenti di musica latina (mercoledì) e live (domenica) con la novità di quest’anno di serate del giovedì tutte dedicate al tango e alla milonga.