Salerno: Cisl, forestali ultimatum all’assessore Amendolara
Non ci stanno ad essere considerati lavoratori assistiti dai fondi pubblici e per questo gli operatori forestali promettono una mobilitazione dell’intero territorio se l’incontro in programma domani mattina alle 11.30, a Napoli, con l’assessore regionale all’Agricoltura, Vito Amendolara, non sortirà gli effetti sperati. Questo l’ultimatum dei tre segretari generali regionali di categoria, Fai Cisl, Carmine Santese, Flai Cgil, Peppe Brancaccio, e Uila Uil, Gaetano Rivetti, che questa mattina, presso la sede Cisl di Salerno, hanno illustrato ai media la difficile situazione che ormai attanaglia da tempo il comparto. Neanche gli 800 interventi sugli incendi finora registrati in questa estate potrebbero salvare i 5000 posti di lavoro regionali, che per il 50% ricadono nella provincia di Salerno. Sul piatto della bilancia ci sono 80 milioni di euro circa, che però non bastano per pagare gli stipendi dei lavoratori fino al prossimo 31 dicembre. Dall’altra parte la richiesta delle organizzazioni sindacali è chiara e precisa: stanziare almeno altri 12 milioni di euro per chiudere il 2011 e rispettare così il patto concordato in cabina di regia dall’ente di Palazzo Santa Lucia. Ma il problema principale resta la riforma della legge 11 del 1996, con Cgil, Cisl e Uil che chiederanno ad Amendolara di attivare subito il tavolo di concertazione per una riforma veloce e seria della normativa. Il tutto per arrivare al 2012 in grado di gestire in modo migliore la situazione ordinaria del comparto forestazione. Se le risposte non saranno positive la reazione dei sindacati sarà durissima, con una mobilitazione che potrebbe vedere coinvolti sindaci, comunità montane, Enti parco, consorzi di Bacino e tutti i soggetti istituzionali interessati alla gestione del territorio. “Abbiamo un’emergenza strettissima, che è quella di retribuir e i lavoratori che aspettano, in alcuni casi, la retribuzione anche da sette mesi. A questo va ad aggiungersi l’esigenza di reperire le risorse necessarie per arrivare alla fine dell’anno, rispettando così l’impegno assunto dalla Regione nella cabina di regia che si era obbligata a finanziare il settore forestazione con 92 milioni di euro circa, che è la cifra minima per pagare le retribuzioni del 2011”. Una vertenza che viene da lontano e che per Santese continua a perdurare per colpa delle istituzioni: “E’ vero che la giunta Caldoro ha ereditato una situazione a dir poco disastrosa. Ma dopo un anno e mezzo di governo non è accettabile che la classe politica ora al potere in Campania continui ad avere un atteggiamento di sufficienza nei confronti di questo settore, che resta vitale, importante e strategico. Da Amendolara domani ci aspettiamo un’inversione di tendenza nel concreto e anche il giusto riconoscimento degl i operatori forestali, visto che nelle ultime uscite ufficiali si è dimenticato di questi 5000 lavoratori, che restano gli unici ad andare sugli incendi e a spegnerli”, ha concluso Santese.