Piccole emozioni: vigili urbani

Padre Oliviero Ferro

Gli automobilisti non li amano molto, perché pensano che siano là solo per dare le multe, ma anche loro fanno un servizio alla cittadinanza. A vederli in certi orari di punta sul corso o sul lungomare, viene da chiedersi se alla sera non se ne tornano a casa stanchi e stressati. In mezzo a tutto quel caos, i clacson, i fumi delle macchine e le parole…poco gentili di qualche automobilista. Anche a me, viene voglia di dire loro di fare presto di liberare la strada. Ma poi mi accorgo che non sono solo e allora cerco di avere pazienza, magari evitando di posteggiare in doppia o tripla fila. Certo che sono belli con le loro divise. Poi quando fischiano e fanno ampi gesti per regolare la circolazione, diventano dei veri personaggi. Mi ricordano tanto un vigile urbano di una città del Camerun che faceva tutto il possibile per rendere fluido il traffico. Saltava da una parte all’altra dell’incrocio, rimproverava con il sorriso gli indisciplinati. Insomma era lui il re della strada. Era diventato così simpatico e indispensabile,che i giornali gli avevano dato un premio per la personalità dell’anno. Tanti anni fa, mi ricordo ancora che per Natale si usava portare i doni ai vigili. Un modo per augurare loro buone feste e ringraziarli per il servizio. Ora non lo si fa più. Magari dir loro grazie, dopo tutto, non costa molto.