Amalfi: Capodanno Bizantino

L’edizione 2011 del Capodanno Bizantino si articola in alcune manifestazioni culturali e storico-folkloristiche, che si svolgeranno il 31 agosto e il 1 settembre. Una gara remiera, a cui parteciperanno quattro gozzi ognuno costituito da un “4 con”, aprirà le celebrazioni: l’agonistica competizione avrà come teatro scenico il tratto di mare aperto da Maiori ad Amalfi e si svolgerà in mattinata. Alle ore 18 dello stesso giorno, nell’arsenale di Amalfi, avrà luogo un incontro culturale che avrà per argomento l’epoca di Mansone I, il più grande e famoso dei duchi di Amalfi. Cinque relazioni storiche e storico-artistiche costituiranno l’appuntamento convegnistico, che sarà opportunamente moderato, con lo scopo di dar vita ad un interessante e dinamico dibattito. L’Amalfi di Mansone I (957-1004) aveva raggiunto l’apogeo della sua storia e della sua civiltà marinara e mediterranea: pertanto, gli studiosi relatori ripercorreranno, attraverso una puntuale ed acribica ricostruzione di impronta scientifica, le fasi dell’ascesa della Repubblica Marinara in quegl’anni gloriosi, quando le sue navi solcavano l’intero Mediterraneo in tutte le direzioni. Intanto quella serata amalfitana sarà allietata dalla Notte Bianca, che prevederà giocolieri e funamboli medievali tra i vicoli della città marinara, nonché l’apertura prolungata di attività commerciali e dei musei, con ben organizzate visite guidate. Il 1 settembre, annunciato da squilli di trombe, rulli di tamburi e rintocchi di campane, sarà la giornata clou del Capodanno Bizantino. Il 1 settembre nel corso dell’alto medioevo, rappresentava l’inizio dell’anno agricolo, fiscale e giuridico nelle città e nelle terre dominate o influenzate dall’impero di Bisanzio. Così anche ad Amalfi quel giorno rappresentava il suo capodanno. In particolare, nella fase della repubblica aristocratica (839-897), venivano eletti i capi della repubblica marinara, i comites, che restavano in carica per un solo anno. Tale tradizione fu interrotta con l’avvento al potere delle stirpi dinastiche rappresentate dapprima dai patrizi imperiali e poi dai duchi. Con l’avvento degli Angioini (1266) e l’istituzione delle Università rette dai sindaci, fu ripristinata l’elezione del 1 settembre. Inoltre sino al XVIII tutti i sindaci dei centri amalfitani si riunivano nella chiesa del S. Salvatore “de Birecto” di Atrani per deliberare a riguardo di interessi comuni.La manifestazione del Capodanno Bizantino vuole anche rievocare i fasti della repubblica marinara, mediante la cerimonia dell’incoronazione del duca sul sagrato della cappella palatina del S. Salvatore “de Birecto”. Così l’arcivescovo e il duca Mansone I incoroneranno, mediante l’apposizione del berretto ducale, il giovane rampollo Sergio III, rievocando un avvenimento storico accaduto il 27 aprile 1002. Con l’incoronazione, Sergio III diventava Dei providentia dux cioè duca correggente dell’avo Mansone I, che era Dei gratia dux, e del padre Giovanni I. Alla morte del nonno e del genitore, Sergio III sarebbe diventato Dei gratia dux. Dopo la cerimonia dell’incoronazione, un lungo corteo storico partirà dalla chiesa del S.Salvatore per recarsi nella cattedrale di Amalfi attraverso la via principale litoranea. Il nucleo centrale della sfilata ha come protagonista il corteo nuziale del neo-duca Sergio III e della sua consorte Maria, principessa di Capua e Benevento, che egli aveva preso in moglie la domenica del 26 aprile 1002.La serata sarà allietata da un concerto di musica araba medievale, arricchito da declamazioni di testi relativi ad Amalfi scritti da illustri viaggiatori arabi, ebrei e normanni.