Precari sul piede di guerra!

di Rita Occidente Lupo

Autunno caldo per la scuola. Alla luce dei paventati timori, che stanno scortando quest’ultimo strascico vacanziero, le code di precari, che saranno attinti da due diverse graduatorie. Ai piedi degli uffici scolastici, in apnea per le sorti lavorative, l’esercito che non vive sonni tranquilli, in ansia per le costanti trattative, che i sindacati cercano di gestire. Finora  dati approssimativi per i docenti: in tutto 30.308 le cattedre da assegnare, un terzo delle quali, dalle vecchie graduatorie. Per la prima volta in Italia le assunzioni scolastiche vengono effettuate da due diverse graduatorie.  Il timore, di migliaia di richieste di sospensiva immediata al Tar! Da questa ripartizione  10.000 assunzioni dalle graduatorie dell’anno scorso e le restanti 20.308, dalle nuove graduatorie, con grande soddisfazione della Lega, che vedeva il proprio personale, migliaia di docenti del Centro-Nord, scavalcato dai colleghi del Sud, in possesso dei famosi superpunteggi, dopo la riapertura delle graduatorie. Ma i docenti del Sud avanzano il diritto, sancito dalla recente sentenza della Corte costituzionale, di potere spostarsi liberamente sul territorio nazionale. Secondo indiscrezioni, sarebbero 6.280 le immissioni in ruolo nella scuola dell’infanzia, di cui quasi un quarto dalle vecchie liste: 1.681 dalle graduatorie 2009/2011 e 4.599, dalle graduatorie per il 2011/2014. Una percentuale di reclutamenti dalle vecchie liste al 44% alla primaria –  3.825 immissioni in ruolo, di cui 1.680 dalle vecchie graduatorie  –  e addirittura al 47% per il sostegno –  3.243 assunzioni dalle vecchie graduatorie su 6.887 –  dove gli scavalcamenti dei precari meridionali, ai danni dei colleghi settentrionali, raggiungono il massimo. Per la media –  1.680 assunzioni dalle vecchie liste. su 7.277 –  si ritorna al 23% per risalire al 28% al superiore: 1.680 su 5.931.  ma i numeri, non danno il polso completo d’una situazione che comunque nella scuola si mostra incandescente, anche per i continui tagli al personale Ata: in quanto ai collaboratori, anche questi così razionalizzati, con serie preoccupazioni per l’igiene delle strutture!