Torino: boom di presenze per il 150°

di Rita Occidente Lupo

Un milione di visitatori, all’ombra della Mole, nel 150° unitario. Torino,  col suo Museo Egizio e quello del Risorgimento, insieme al Salone dell’Automobile, al Museo del Cinema, al Palazzo Reale, alla Pinacoteca Agnelli.  Due terzi di visitatori da fuori Piemonte, in particolare da Lombardia e Triveneto, ma anche dal Centro e dal Sud Italia, oltre che dall’estero. Il Museo del Risorgimento, aperto dopo cinque anni di lavori, ha ricevuto 105.513 visite, mentre quello dell’Automobile, a quota 111.000 e la Sala del Senato, ricostruita a Palazzo Madama, a 119.000. Cifre record, che fanno ben comprendere come ancora la storicità vanti un suo primato in un Paese che, anche se svetta gastronomia e mare, santi e poeti, tiene ben stretto il suo storico passato. Filtrato dagli occhialini del Conte di Cavour, che da fine tessitore della tela italiana, seppe muoversi con estrema abilità nello scacchiere politico, in un momento in cui le sorti risorgimentali, grondavano sangue non solo dalle camicie rosse! Torino resterà sempre l’apice d’un processo unitario, d’una voglia di sentirsi unici, dalle Alpi al mare, su un Appennino che ancora lascia insonni notti abruzzesi ed un’Etna, che non desiste dall’eruttare. Un Paese che, tutto sommato, ancora resta bello per il clima e per la sua gente: che sa reggere il passo coi tempi, almeno tenta, anche quando l’inflazione lo mette in ginocchio e l’alternanza governativa, avrebbe bisogno d’un novello Sella, accanto al miope Tremonti!