Cava de’ Tirreni: Udc, sul consiglio comunale

Quanto è costato ai cittadini di Cava questo consiglio comunale per chiedere al governo nazionale di non operare tagli ai Comuni, quando sarebbe bastata una semplice missiva del Sindaco, indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri? E chi avrebbe fatto obiezioni? E cosa c’era da deliberare su tanta palese situazione economica, se non tagli al proprio bilancio? Ma il Presidente del Consiglio (Barbuti) e il Sindaco (Galdi), promotori di quest’ordine del giorno, giocano a fare “i grandi” della politica, coinvolgendo anche gli altri della maggioranza in un clamoroso autogol. In altre parole, con questa riunione di consiglio comunale, l’amministrazione di Cava ha bocciato la linea del suo stesso Governo di destra e della tanto declamata “filiera politico-istituzionale”, a meno che Barbuti e Galdi non stiano già “pensando” al dopo Berlusconi e a dove collocarsi. In ogni caso i cittadini cavesi si aspettavano, da questa riunione di consiglio comunale, una saggia inversione di rotta, rispetto alle sciagurate scelte, operate da questa amministrazione, che penalizzeranno Cava per un bel po’ di anni. Vedi per esempio ” l’affare” Cofima, con relativo indebitamento per vent’anni; oppure “la società” (a perdere) per la raccolta dei rifiuti col Comune di Nocera Inferiore, già debitore, con la Se.t.a. stessa, di oltre 10 milioni di euro; oppure “il regalo” Mediateca a ricavo zero e via discorrendo. Ma Barbuti e Galdi, come anche tutti i consiglieri che hanno votato quel documento, hanno forse pensato di scrivere la letterina a Babbo Natale e alla Befana?! E i cavesi ci dovrebbero credere ???
Il Commissario cittadino dell’UdC  Luigi Durante