Streghe o sante?

di Rita Occidente Lupo

Quella delle streghe, una leggenda che nel tempo, ha ricevuto il suo fascino, transitando per la Santa Inquisizione. Benevento, città campana,   culla italiana di tali megere: seguaci di Medea e Circe, tra pentoloni medievali e scope di saggina. Legate all’esoterismo ed all’alleanza col male, donne capaci di tutto…anche di spiccare voli oltre confine! Col Cinquecento, la loro persecuzione, bruciata definitivamente dal rogo secentesco. L’appellativo comune, a donne caparbie e malefiche, tuttora tiene banco. Oggi che la femminilità, si riveste di ambizione e tenacia, rinnegando fornelli e sottomissione. Streghe o sante, verrebbe da esclamare dinanzi alle donne in jeans o tailleur griffato, sempre pronte a tutto, pur d’arrivare! Il passato, retaggio presente, sonnecchiante tra le pieghe della tradizione, stemperata dalla memoria storica. In Liguria, nell’annuale nottata, Strigora, a Triora, Paese delle Streghe, dove la Santa Inquisizione infierì contro una quarantina di donne, rievocato il processo che torturò quelle della Cà Botina, la zona più povera del paese. Una ricorrenza, quella del 21 agosto, tra danze con le bagiue e ricordi: requisizione delle case, dove vennero torturate 13 donne e un bambino, oltre al percorso dell’ Inquisizione, che ne incarcerò ed annientò altre 30, tra le quali una sessantenne.  Ma le streghe vivono ancora? A detta di alcuni mariti…altro che vestali del focolare! Arpie vere e proprie, anche senza camicioni larghi e neri e nasi adunchi! Altro che sante!!!!