Tanta voglia di Tattoo

di Rita Occidente Lupo

Tatuati sì, ma con prudenza. La manìa di graffiare il proprio corpo, di ornarlo con disegni anche tribali o con civettuole riproduzioni, nelle quali ci s’identifica, lascia però qualche corda d’incertezza per i rischi. Infatti, nell’ultimo lustro, s’è notato un consistente incremento di dermatiti e d’altre affezioni della pelle, dovute all’inchiostro ed ai materiali adoperati per tale pratica, che affonda le radici nell’antichità. Le reazioni avverse da tatuaggio sono raddoppiate sia per quelli permanenti, che per quelli temporanei, all’henné, sostanza quest’ultima, già usata anche per colorare i capelli, che scurisce l’inchiostro, depositario di concentrazioni mediane molto elevate di cromo e di nichel, nonchè di cobalto, anche se questo è presente in concentrazioni più basse. Contro le reazioni allergiche, crema cortisonica, fino alla laser terapia che cancella il tatuaggio. Ovviamente, prurito fastidioso e rossore, vengono assorbiti dall’unguento lentamente. Non tutte le ciambelle, il caso d’affermarlo, escono pertanto col buco doc e, prima di sottoporsi al tatuaggio, occorre esser pronti a pagarne le legittime conseguenze…del caso!