Ariano Irpino: XV ediz. Rievocazione Storica dono delle Sacre Spine

Un appuntamento che riunisce ed inorgoglisce la popolazione arianese da ben 15 anni. La Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine raggiunge un traguardo importante senza che il suo valore e il suo gradimento vengano minimamente scalfiti. Non una semplice tradizione ma un evento di richiamo a cui nessun arianese può rinunciare e che attrae un pubblico vastissimo proveniente da ogni dove. Una tre giorni, nell’ambito dell’Estate Arianese, che miscela storia, folklore, ma soprattutto fede. Tutto, infatti,  ruota intorno alle due Sacre Spine della Corona di Cristo, custodite in due cilindri di cristallo incastonati in un prezioso ostensorio d’argento, che Ariano venera e custodisce gelosamente dal 1269, da quando Carlo D’Angiò le donò alla Città consegnandole al vescovo Pellegrino quale premio per la fedeltà alla causa del Papa e per la distruzione patita;  non a caso parallelamente al programma di eventi popolari si svolge anche un intenso calendario di appuntamenti religiosi. Tre i momenti salienti della XV edizione della Rievocazione Storica del dono delle Sacre Spine a partire da domani, giovedì 11 agosto, con la rappresentazione della presa, distruzione ed incendio di Ariano del 1255 ad opera di Manfredi; poi il Corteo Storico di venerdì 12 agosto e il Palio dell’Ariete, sabato 13 agosto. Inoltre nella tre giorni, sbandieratori, spadaccini,  falconieri, mestieri medievali, giullari, musica medievale e “le Taverne” con ricette dell’epoca in via Mancini.Tra le novità di quest’anno il ritorno del convegno ad aprire e a dare ancor più spessore all’evento; si terrà nella mattinata di domani alle ore 11,00 presso il Castello Normanno ed avrà per titolo: “Il dono delle Sacre Spine: ragioni storiche”, interverranno S.E. il Vescovo di Ariano-Lacedonia Mons. Giovanni D’Alise, il Sindaco, Antonio Mainiero, l’Assessore alla Cultura, Manfredi D’Amato,   relazionerà il Presidente del Cesn, Docente di Storia delle Istituzioni Medievali, Ortensio Zecchino. Ancor prima, alle ore 10.30, l’inizio dell’evento sarà annunciato da un banditore per le vie del centro storico   accompagnato dallo spettacolo degli sbandieratori di Lucera e di Nuntii Petrae; inoltre in via D’Afflitto i mestieri medievali con i maestri di Rieti. Nel pomeriggio prosegue lo spettacolo di animazione nel centro storico a partire dalle 17,30 da parte degli sbandieratori, inoltre Giullaria medievale con i giullari di Davide Rossi. Alle 18,30 la Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons. D’Alise e la processione del Santo Patrono della Città e della diocesi Sant’Ottone Frangipane. Nel vivo dell’evento si entra  alle ore 22,00 in piazza Plebiscito  con il “Cortese ricevimento”. Si tratta di festeggiamenti allegorici organizzati dal Conte di Ariano a favore degli arianesi sofferenti da troppo tempo le angherie di un lungo assedio ed in omaggio ai soldati dell’esercito assediante fintisi disertori delle truppe di Manfredi. A seguire la presa, distruzione ed incendio di Ariano ad opera di Manfredi. Sarà ricostruito il terribile evento dell’inganno con cui i mercenari fintisi disertori, aprirono nottetempo le porte di Ariano all’esercito di Manfredi che barbaramente trucidò gli inermi abitanti, distrusse la Città incendiandone il campanile e gli edifici circostanti. Spadaccini Bardulos, mangiafuoco, sbandieratori, figuranti e soldati  locali renderanno più realistica la rappresentazione che culminerà con lo spettacolare incendio del Campanile  e degli edifici circostanti.