A Marano, loculi per vivi!

di Rita Occidente Lupo

Pensare alla morte, restando in ottima forma! A Marano c’è chi accende un lumino a se stesso ed omaggia la propria lapide con tanto di fiori, temendo un’occupazione abusiva da parte di qualche salma, che non trova altri spazi. Infatti, in molti centri urbani, la foga edilizia ha reso insoddisfacenti i cimiteri alle richieste. Di qui l’appello alla cremazione, pratica che sta mietendo un discreto successo, ma che ancora lascia molte perplessità, per andare a regime. Così, nel cimitero di Vallesana, una palazzina alle spalle del camposanto con 400 loculi e 300 tumuli: i primi, vuoti, salme sotterrate nel camposanto, esumabili a breve, tante. Di qui l’allarme che molti possano appropriarsi di edifici vuoti, per seppellire i propri estinti. Per tale paura, molti hanno pensato di coprire il loculo con tanto di lapide marmorea, corredata di  nome e cognome. E, nel bailamme generale, la distinzione tra defunti e viventi, ad occhio nudo davvero azzerata. C’è chi s’affretta, anche di domenica, a controllare se tutto è in ordine e, tanto per non varcare il luogo macabro, a mani vuote, pensa d’acquistare qualche corredo funebre e chi opta per la sola vigilanza. D’altronde, nella casa cimiteriale, costanti i furti che già in passato hanno tenuta alta l’allerta delle Forze dell’ordine”

 

Un pensiero su “A Marano, loculi per vivi!

  1. Gentile direttrice,
    Non sapevo che anche nei confronti della morte vi fosse tanto senso di “megalomania”. Ma all’uopo sarebbe bene ricordarsi della “Livella” del grande Totò : “
    …Ma ‘a morte ‘o saye ched ‘è ? E’ ‘na livella: ‘Nu Re, ‘nu Magistrato, ‘nu gran’ommo, trasenne ‘stu canciello ‘a fatto ‘o cunto c’’ a perzo tutto, ‘ a vita e pure ‘o nommo…”
    Sante parole.. Ma alcune persone si preoccupano , non solo del buon vivere, ma anche del buon morire nell’oltretomba.
    Per rafforzare il mio pensiero, dico che alcuni mesi fa morì un mio fratello e che la propria tombe di famiglia era occupata da un altro defunto, ( e come si sa, occorrono molti anni prima di scavare un morto , allora gli ho fatto usare il mio loculo, anche sapendo che alla mia età si può morire da un momento all’altro. Ma il mio concetto è, che quando si muore si può essere atterrati in qualsiasi posto, perché la materia del corpo non ha alcuna attinenza con l’anima. Quindi, suggerisco a tanti di avere meno “megalomanie” ed esprimere più ringraziamenti al Signore per la vita che ci da.
    Cordiali Saluti Alfredo

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