“Giffoni Teatro meglio del Festival di Borgio Verezzi”

Un fiume in piena di parole e pensieri, complimenti e commenti sullo stato attuale del teatro e di Luciana Turina, l’altra sera prima protagonista dell’Incontro al Caffè e più tardi splendida Calliope sul palco del Giardino degli Aranci per interpretare con la coppia Cesaro e Miele il mito de “Il Ciclope”. “Il teatro è malato, la televisione non ci vuole piùspiega la Turina a meno che non accettiamo di sedere su uno sgabello come opinionisti oppure di mettere a disposizione il nostro aspetto estetico, il nostro peso (non sempre ideale) per un nuovo programma di cucina che ci spedisce al mercato a fare la spesa. Il varietà è morto e l’unico programma che va avanti è “Da Da Da” rispolverando le teche Rai. Non ci rimangono che kermesse come queste, non sempre realizzate al meglio. In questo senso ritengo che Giffoni Teatro sia un evento unico nel settore, per capacità di organizzazione, cura del dettaglio e offerta di spettacoli, per la sua attenzione certosina al cartellone e a tutti i rappresentanti del teatro, dai grandi alle giovani leve, dalle compagnie stabili al suo pubblico che viene coccolato con programmi di sala, altrove ritenuto materiale inutile. I 14 anni di questo evento superano di gran lunga i 45 del Festival di Borgio Verezzi. E dopo aver applaudito una splendida Calliope/Turina in una pagina di teatro classico riletta in chiave comica, la XIV edizione di Giffoni Teatro, evento promosso dall’Associazione omonima, presieduta da Mimma Cafaro, prosegue percorrendo lo stesso filone con una commedia francese datata 1668 ma egualmente attuale, semplice e godibile, soprattutto se ad interpretarla sono tre grandi attori della scena italiana. Domani sera martedì 9 agosto, una triade d’ccezione: Maurizio Micheli, Benedicta Boccoli e Aldo Ralli in “Il Marito Scornato”, ovvero George Dandin di Moliere.