Regione: Zecchino, con la Lioni-Grottaminarda la Fiat non può abbandonare l’Irpinia

 “Con il finanziamento della Lioni-Grottaminarda, nel quadro dei fondi CIPE, finalmente il Governo ha battuto un colpo a favore del Sud e, fatto davvero importante, in Campania, anche le aree interne – grazie all’attenzione istituzionale dell’Assessore Vetrella – ricevono il giusto impulso verso la crescita e il superamento di ataviche e penalizzanti carenze”. Il Consigliere regionale Ettore Zecchino esprime piena soddisfazione per il via libera alla grande rete di collegamento che valorizza il Meridione appennico aprendo le porte all’ulteriore potenziamento della circolazione e allo sviluppo sull’asse autostradale Napoli-Bari. Un risultato figlio della speciale coesione territoriale e dell’azione congiunta dei cinque consiglieri regionali irpini, ma  scaturita anche dall’impegno dei Sindaci e dal convegno-mobilitazione promosso mesi fa dal primo cittadino di Grottaminarda Giovanni Ianniciello. “E’ paradossale tuttavia – denuncia amaramente Zecchino – che proprio mentre per l’Irpinia comincia a sciogliersi positivamente il grande e annoso nodo delle infrastrutture, da sempre tallone d’Achille che ha mortificato le prospettive del territorio, la Fiat decida di non investire sulla nostra realtà,  deprivandola dell’Irisbus, da sempre presidio-simbolo e volano dell’economia in quest’area. Ora più di prima – aggunge Ettore Zecchino – la vertenza Irisbus si carica di un valore spartiacque, perché in un futuro a cui l’Irpinia guarda con piu’ ottimismo grazie all’arteria Lioni-Grottaminarda e alla rete dei collegamenti correlati lo stabilimento di Valle Ufita può avere un ruolo diverso che la Fiat deve capire“. “E’ una partita ancora aperta dunque, quella dell’Irisbus – sottolinea il consigliere regionale della Dc – a maggior ragione dopo l’intervento di Ranieri, che ha assicurato la massima attenzione sull’argomento da parte del Presidente della Repubblica. E’ fondamentale però che il tavolo per la soluzione della vertenza si sposti a Palazzo Chigi e che coinvolga il massimo livello sindacale, ovvero le sigle confederali, come gia’ affermato dal segretario della Cisl Raffaele Bonanni, intervenuto in queste ore al fianco dei lavoratori“.