Cassazione: vietato pomiciare in auto!

di Rita Occidente Lupo

Addio parco dell’amore! Quello che Tony Tammaro rievocò negli anni anni ’80, fatto d’intimità e di baci. Con tanto di controllo al varco: nella Napoli di Bellavista, anche Patrizia, figlia del prof, si ricovera nella 500 del fidanzato architetto, alcova della sua prima gravidanza. Tra lampioni complici e silenzio della sera, per generazioni coppiette di ogni età hanno chiesto protezione alle tenebre o si son lasciati andare alla luce del sole, per scambiarsi intimità ed approcci. Ma ora, la Cassazione, ha impugnato il concetto di pudore, rivendicandone la legittimità: qualsiasi atto che preveda nudità e possa offendere il pubblico decoro, condannabile perfino con la reclusione! Prima cavia, una coppia piemontese che, anche se in luogo appartato, intenta ad intimità soffuse, predata dalle Forze dell’Ordine biellesi. Per Francesco ed Erika, completamente ‘liberati’ dai vestiti, nessuno sconto alla condanna penale. Ora bisognerà attendere il processo! L’episodio scava inevitabilmente una querelle senza precedenti, in merito al concetto stesso di pubblico pudore. Nel momento in cui i pride impazzano in mode variegate, la violenza imbratta le strade urbane, il sopruso sempre dalla parte del più forte, appare quasi paradossale che coppie in cerca d’intimità, perché prive di mezzi sufficienti per potersi permettere hotel di fortuna o altre dimore alternative, debbano finire nelle maglie della Giustizia da malfattrici. Senza dubbio, gli atti osceni in luogo pubblico, debbono ricevere il giusto peso che meritano, ma il paradosso che anche in siti appartati, semmai notturni, occorra stare allerta, davvero eccessivo: un minimo di affettività può ancora trovar sfogo nell’abitacolo veicolare di quanti amano, specialmente per un certo gusto del proibito, lasciarsi andare alla propria intimità, chiudendo il mondo fuori dal finestrino!  E non hanno tempo o denaro sufficiente, ad approcciarsi in dimora migliore!

 

 

Un pensiero su “Cassazione: vietato pomiciare in auto!

  1. Se venissero spiegati i motivi di tale provvedimento, da tutti Coloro che sono stati chiamati a formare le coscienze individuali, sì che saremmo tutti d’accordo.
    Purtroppo non si studia più con serietà e approfondimento, lo afferma lo Stesso Santo Padre Benedetto XVI, rammaricato a tal punto che gli stessi prelati continuano a perpetrare errori provocati da quel giocherellone e malevolo essere che porta il nome di Satana. Penso che si conosca la Riforma del Concilio Vaticano II? Essa ha portato il Papa Paolo VI ad affermare che nel Vaticano era entrato il fumo di Satana, ma nessuno ha letto la Riforma della Riforma emanata da Benedetto XVI nella quale si nota con evidenza la fatica di drizzare una barca che fa acqua da tutte le parti.
    Mi dispiace scocciare, ma è la verità. L’uomo continua a non volersi conoscere, a danno proprio e a danno degli altri.
    Perchè continuiamo a lamentarci?

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